Andare in pensione a 61 anni è possibile: le categorie interessate e la procedura da seguire con scadenza 1° maggio
È possibile, in determinati casi, ottenere una pensione anticipata già all’età di 61 anni e ci troviamo proprio nel periodo giusto per poter espletare la procedura che consenta di riceverla. Si tratta sicuramente di una strada che a tante persone potrebbe fortemente interessare consentendo loro di interrompere prima del tempo l’attività lavorativa e iniziare così a dedicarsi ai propri hobby quotidiani.
Ma attenzione perché è bene capire chi potrebbe rientrare nell’ambito dei requisiti richiesti per questo trattamento pensionistico; e inoltre è importante sottolineare che il termine per poterlo fare scade il 1° maggio 2024 pertanto occorre affrettarsi. Scopriamo dunque tutti i dettagli della pensione ‘anticipata’.
Come dicevamo, l’avente diritto dovrà presentare la domanda di pensione entro e non oltre il 1° maggio inviando l’istanza all’Inps. Prima di entrare nel merito occorre sottolineare che non è sufficiente rientrare nella categoria interessata da questa tipologia di trattamento anticipato in quanto è necessario anche rispettare specifici requisiti sia anagrafici che, in particolare, di anzianità contributiva minima; altrimenti l’accesso alla pensione sarà precluso.
Nella fattispecie l’età dovrà essere di almeno 61 anni e 7 mesi con non meno di 35 anni di contributi versati. Tanto che questa tipologia di trattamento pensionistico viene solitamente chiamata Quota 96,7 in virtù della somma dei due requisiti. Ma a chi spetta?
Ci troviamo dinnanzi ad una forma di aiuto rivolta nello specifico ai lavoratori che svolgono attività usuranti. Si tratta di mestieri riconosciuti come faticosi e logoranti dalla legge e pertanto presenti in un apposito elenco; per i cui lavoratori esiste una maggiore forma di tutela che comprende anche la possibilità di smettere di lavorare poco dopo i 61 anni. Tutti i dettagli sono riportati nel Dlgs n. 67 del 2011: l’istanza da presentare entro inizio maggio è una domanda di accertamento dei requisiti che porterà l’Inps ad effettuare una successiva verifica di età, montante contributivo e documentazione.
Nei documenti occorrerà specificare che l’attività sia proprio una di quelle che consentono di beneficiare dell’uscita anticipata. In tale contesto annualmente deve essere inviato all’Inps dai datori di lavoro il modello AP45, attestante il tipo di lavoro che il dipendente svolge. Se l’Inps fornirà una risposta positiva, si potrà dunque beneficiare della pensione anticipata.
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