Ci sono segnali comuni che dovrebbero lasciare sospettare di una mancanza di ferro. La dietologa avverte sui sintomi da controllare.
Il nostro corpo invia campanelli d’allarme per avvisarci che i livelli di ferro nell’organismo sono troppo bassi. Impariamo a riconoscerli per non rischiare gravi conseguenze per la salute.
Per il nostro corpo la presenza del ferro è molto importante. Questo minerale permette il trasporto dell’ossigeno, favorisce la produzione dell’emoglobina e l’ossigenazione dei tessuti e degli organi. Il ferro, poi, svolge funzioni di riserva accumulandosi nel fegato, nella milza, nel midollo osseo per poter essere utilizzato nel momento in cui urge un fabbisogno da parte dell’organismo (ad esempio al verificarsi di una emorragia).
Altra funzione del minerale è la partecipazione all’attività di diversi enzimi e alla produzione di ormoni e tessuto connettivo. Noi assumiamo il ferro tramite alimenti quali carne, pesce, tuorlo d’uovo, verdure a foglia verde scuro, frutta secca, legumi e cioccolato. Il fabbisogno di un bambino è di 7/9 mg al giorno, di un uomo adulto di 10/12 mg e di una donna di 18 mg al giorno. In gravidanza, invece, il fabbisogno aumenta fino a 30 mg. Come capire se si soffre di una carenza di ferro?
I segnali della carenza di ferro
La dietologa Lauren Manaker ha indicato quali sono i segnali di una carenza di ferro. La continua stanchezza è un primo sintomo da cogliere. Con bassi livelli di ferro, infatti, il corpo ha difficoltà a trasportare ossigeno ai tessuti e agli organi con conseguente sensazione di affaticamento. Da controllare anche le unghie. Se hanno la forma di un cucchiaio non è un buon segno.
Chi ha bassi livelli di ferro, poi, sente spesso freddo dato che ci sarà una scarsa produzione di emoglobina. Inoltre, il ferro basso peggiora la qualità del sonno. Se non si dorme bene potrebbe essere perché la produzione di serotonina non è supportata da adeguati livelli del minerale. Anche l’ansia continua potrebbe essere legata ad una carenza di ferro così come difficoltà di memoria, disturbi gastrointestinali, difficoltà di concentrazione e riduzione delle difese immunitarie.
Attenzione ad una carenza di ferro in gravidanza. Potrebbe causare un parto prematuro e un peso molto basso del bimbo alla nascita. Di contro ricordiamo che anche un eccesso di ferro ha conseguenze dannose (vomito, nausea, dolori addominali, svenimenti, convulsioni e coma). Prima di assumere farmaci integratori, dunque, è bene effettuare le analisi del sangue e accertare il valore del minerale nell’organismo.