Una comunicazione dell’INPS spiega le novità relative a NASpI e DIS-COLL relativamente all’atteso aumento del limite reddituale.
La NASpI e la DIS-COLL sono due importanti forme di indennità di disoccupazione che si differenziano fra loro principalmente per le categorie di beneficiari a cui si rivolgono.
Ciò che chiamiamo NASpI, ovvero la nuova assicurazione sociale per l’impiego, è di fatto destinata ai lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro involontariamente. La DIS-COLL è invece un’indennità di disoccupazione dedicata ai lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (inclusi assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio).
Per beneficiare della NASpI o della DIS-COLL, i richiedenti devono soddisfare determinati requisiti. Di norma, in entrambi i casi non è vietato avere un certo reddito derivante da un’occupazione subordinata e parasubordinata, sia essa permanente o intermittente. Altresì è concesso il poter continuare a impegnarsi in un lavoro autonomo. I precisi limiti di reddito cambiano da un’indennità all’altra.
E qualcosa è cambiato ancora dopo la riforma fiscale introdotta dal Governo Meloni. Con l’ampliamento della no tax area conseguente alla riduzione IRPEF 2024, l’INPS informa che la soglia di cumulabilità di NASpI e DIS-COLL con i redditi da lavoro dipendente o parasubordinato è salita da 8.173,91 euro a 8.500 euro.
Cambia la soglia di cumulabilità per NASpI e DIS-COLL
Per la NASpI, il reddito conseguito da lavori subordinati o autonomi può essere compatibile con la disoccupazione se gli introiti non superano il minimo escluso da imposizione fiscale, e lo stesso succede con la DIS-COLL (anche se in questo caso non è possibile guadagnare da un lavoro subordinato: la cumulabilità è consentita solo da occupazioni parasubordinate o autonome.
L’INPS ha in pratica spiegato che per il 2024 il limite di reddito da lavoro dipendente e parasubordinato che consente la cumulabilità per queste due indennità è salito a 8.500 euro. Si tratta dunque di quasi 400 euro in più. Il documento diramato dall’INPS ricorda anche che le prestazioni di lavoro occasionale sono compatibili e cumulabili con le prestazioni di disoccupazione NASpI e DIS-COLL nel limite di 5.000 euro.
Prima la soglia era di 5.500 euro (quindi più alta). Ma in tale ipotesi il percettore di queste due indennità di disoccupazione, come sempre, non è tenuto a effettuare alcuna comunicazione all’Istituto a proposito del reddito annuo presunto.
Così, cambiano anche le conseguenze se si superano i limiti di reddito stabiliti per la NASpI e l’altra indennità. Fino a qualche mese fa si rischiava la perdita del diritto alla prestazione quando il reddito da lavoro autonomo o dipendente superava la somma di 8.174 euro per il lavoro dipendente e di 5.500 euro per il lavoro autonomo. Ora il limite è a 8.500 e a 5.000.