Non sottovalutare il tuo corpo! Questi sintomi potrebbero nascondere gravi pericoli per la tua salute. Ignorarli potrebbe metterti in serio pericolo.
L’asma, un termine che evoca il respiro impacciato, trae origine da antiche radici greche che significano “respirazione affannosa”. Le crisi d’asma, sono accompagnate da una tosse insistente e da un sibilo lamentoso. Alla base di questo tumulto fisiologico c’è un’infiammazione rabbiosa delle vie aeree, una contrazione muscolare dei bronchi e un eccesso di secrezioni che intralciano l’armonioso flusso dell’aria.
Spesso, gli artefici scatenanti di questo caos sono innocui per i non afflitti, ma per coloro che lottano contro l’asma, possono provocare un pandemonio interno. Siano essi pollini vagabondi, un boccone di cibo, una risata innocente o una corsa breve ma intensa. I medici, scrutando tra i grovigli dei sintomi, distinguono due varianti di questo tormento:
Come un oscuro presagio, i sintomi dell’asma si dipanano in vari modi: c’è chi affronta raramente gli attacchi, chi li affronta solo in situazioni specifiche, e chi invece deve convivere con il fastidio costante. Tra i sintomi troviamo: l’affanno, l’oppressione toracica, il dolore, la tosse, il respiro sibilante, e la notte, una complice che cela il respiro affannoso tra le ombre del sonno. Gli attacchi di asma trovano il loro palcoscenico nelle situazioni più disparate: durante lo sport, al lavoro, al contatto con allergeni, nel buio della notte, o anche sotto l’effetto di farmaci, che, ironia crudele, dovrebbero curare, ma a volte scatenano il caos.
Tra le pagine del manuale dell’asma, i medici classificano questa condizione in vari gradi di intensità, dalla lieve e fugace alla persistente e dominante, fino al temuto stadio grave, dove la vita stessa danza sul filo del respiro. I fattori di rischio sono: il peso dell’eredità genetica, le allergie affini, il fumo, l’inquinamento e il lavoro. L’asma professionale è una condizione che si attiva in risposta a sostanze irritanti respirate sul luogo di lavoro, come fumi chimici, gas o polveri.
Ma in questa tempesta polmonare, c’è una bussola: il medico. Chiunque sospetti l’ingresso dell’asma nella sua vita, dovrebbe rivolgersi senza indugio al custode della salute. L’asma può essere un padrone capriccioso, ma con il giusto ritmo di cure e attenzioni, può essere domato. Ma il consiglio più sacro, resta: non improvvisare con i farmaci, perché nell’ansia di domare il demone, potreste alimentarlo, trasformandolo in un incubo senza fine.
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