In che modo è possibile andare in pensione sette anni prima del previsto? Il percorso che consente di farlo e i requisiti
Il percorso per raggiungere la tanto agognata pensione è tutt’altro che semplice e irto di difficoltà legate in particolar modo alla crescente precarietà lavorativa che porta ad una discontinuità nel versamento dei contributi. Ma anche a requisiti, per il pensionamento pieno, che richiedono un lungo impegno dal momento che negli ultimi anni sono andati crescendo e facendosi dunque più complessi da raggiungere per molte persone.
Esistono, come alternativa, le strade del pensionamento anticipato, rivolte però solo a specifiche categorie di lavoratori. Ma non tutti sanno che c’è anche una terza formula che consente di ottenere un pensionamento ben sette anni prima del tempo. Scopriamo di che cosa si tratta.
Pensione fino a sette anni prima, la formula poco conosciuta
La strada dello scivolo pensionistico fino a sette anni prima di quanto previsto potrebbe consentire a molte persone di iniziare a beneficiare della pensione in tempi decisamente anticipati ma, chiaramente, la formula alla quale facciamo riferimento prevede tutta una serie di requisiti da rispettare. Anzitutto ha un nome preciso: si chiama infatti isopensione ed è identificata come una sorta di incentivo all’esodo riguardante un’ampia categorie di imprese e i lavoratori che ne fanno parte.
L’isopensione, ovvero la possibilità di lasciare fino a sette anni prima il mondo del lavoro, è rivolta alle aziende medio-grandi con più di 15 dipendenti e può essere sfruttata per offrire, al personale considerato in esubero, un accompagnamento alla pensione. Ma in che modo? I datori di lavoro possono stipulare con le organizzazioni sindacali degli accordi ad hoc che prevedano tali incentivi all’esodo riguardanti il personale in eccedenza. Si andranno così ad ‘accompagnare’ i lavoratori più anziani, coloro dunque che hanno maturato requisiti tali da avvicinarsi a quelli previsti dalla legge Fornero per ricevere la pensione di vecchiaia, con un incentivo.
L’isopensione è stata prorogata dal Milleproroghe fino al 2026 pertanto per tutto il 2024 sarà possibile per molti lavoratori accedere ad una vera e propria pensione anticipata, con la sola differenza che sarà l’azienda con gli esuberi da gestire a pagarla versando all’Inps le somme a copertura del cosiddetto assegno sostitutivo della pensione.
Le somme verranno corrisposte insieme alla contribuzione figurativa che consentirà di continuare a maturare i requisiti per la vera e propria pensione. In questo modo, ad un certo punto il lavoratore avrà diritto alla pensione ordinaria. Ma quali sono i requisiti? Occorre aver maturato i minimi contributivi ed anagrafici per la pensione anticipata o di vecchiaia entro sette anni dalla cessazione, concordata, del rapporto lavorativo.