Per coloro che sono fortemente intenzionati a compiere il grande passo, sarà possibile finalmente ricevere un bonus che aiuti a ridurre i costi
Di questo bonus se ne parlava da tempo, più precisamente dal 2022. Nonostante qualche timida proposta fatta da alcuni membri del governo, le cose sono rimaste invariate. Almeno fino a questo momento, quando la fatidica decisione è stata finalmente presa con coraggio. Milioni di coppie potranno finalmente sposarsi con qualche pensiero in meno.
L’incentivo in questione permetterà a chi di interesse di compiere il grande passo, abbattendo tanti dei costi necessari e magari rivolgendo un occhio di riguardo alla cerimonia più importante della loro vita: ecco tutto quello che c’è da sapere.
Bonus matrimonio: ecco come funziona
Il bonus matrimonio, al momento esistente soltanto in quanto bozza di una proposta e non in qualità di incentivo, presenta un funzionamento preciso. L’idea che chi di interesse ha proposto, è una cifra di 4.000 euro posti sotto forma di detrazione fiscale, come spesso del resto accade.
Verranno inoltre erogati nell’arco di 5 anni, per un totale di 800 euro all’anno. Per le spese di organizzazione del matrimonio se ne spendono probabilmente molti di più, ma anno dopo anno si potrà quantomeno ammortizzare la spesa. Passando invece alle categorie coinvolte, il requisito fondamentale è quello di avere la cittadinanza italiana da almeno 10 anni.
Per quanto concerne invece il reddito comune, ognuno dei due membri della coppia non potrà superare gli 11.000 euro. Una condizione superiore non renderebbe erogabile il bonus, in sostanza. Per poter ottenere questo bonus si dovrà disporre di tutta la documentazione necessaria, che prevede la ricevuta del bonifico per le spese del matrimonio e molto altro ancora.
Sostanzialmente sono tutti documenti inerenti al pagamento, che è doveroso ricordare che dovrà essere fatto soltanto tramite carta di credito o prepagata. Un qualcosa di tracciabile dunque, cosa che invece non è possibile se si usano i contanti o gli assegni ordinari. La maggior parte dei bonus non tollera pagamenti diversi da quelli descritti inizialmente, proprio perché non sono verificabili in alcun modo.
Una proposta del genere, per quanto ambiziosa possa essere, è molto difficile che venga ufficializzata. Il primo motivo è di natura economica, considerando che gli oltre 700 milioni necessari per il suo stanziamento si dovrebbero rivalere per forza di cose sui contribuenti. Il secondo motivo è di natura ideologica, dato che in questa ricaduta ci sarebbero anche le persone con altre credenze.