In città come in campagna, la presenza di topi è un problema comune. Se avete già provato i rimedi “tradizionali”, ma senza successo, ecco la soluzione che fa per voi.
Alzi la mano chi non si è mai trovato faccia a faccia con un topolino in un ambiente domestico. Da che mondo è mondo l’uomo convive suo malgrado con questi roditori, capaci di nascondersi e proliferare ovunque (anche se ovviamente in certi ambienti più che in altri: vedi case abbandonate, magazzini dismessi, fabbricati agricoli…). E i rimedi classici – trappole, veleni e colle varie – si rivelano spesso inefficaci, oltre che poco pratici. Per fortuna, la tecnologia ci aiuta anche su questo fronte.
I rimedi di ultimissima generazione per allontanare i roditori dalla nostra casa – ma anche da qualsiasi ambiente di lavoro, locale commerciale, ecc. – si basano sull’utilizzo di potenti onde ultrasoniche. Queste ultime sono infatti in grado di stimolare il sistema nervoso e uditivo dei topi, costringendoli a “sloggiare”. Vediamo nel dettaglio come funzionano e quanto costano.
Questo tipo di dispositivo emette ultrasuoni a frequenza alternata: da quelli impercettibili per l’orecchio umano, fino a un tono leggero, breve, stridulo e acuto. Così facendo, riesce ad allontanare questi ospiti nocivi in maniera efficace e “umana”, cioè senza farli soffrire e senza disturbare altri animali domestici. In un primo momento si potrebbe notare un aumento dell’attività dei parassiti, dovuta proprio a questa “novità”. Ma dopo una quindicina di giorni al massimo la situazione si assesta, e nel giro di 4-5 settimane la vostra casa sarà finalmente libera!
In commercio ci sono ormai tanti prodotti di questo tipo (basta fare un rapido giro su Amazon), e la spesa è accessibilissima: bastano poche decine di euro, per esempio, per comprare un dissuasore per roditori di massima potenza, con due altoparlanti indipendenti di 50 mm e un raggio di ultrasuoni prodotti fino a 2000 m². Questi dispositivi sono ovviamente resistenti a danni meccanici, raggi di sole, pioggia, gelo e vento, oltre che all’acqua. E sono muniti di un circuito a transistor che garantisce ottimi parametri e altissima affidabilità.
Si tratta di dispositivi destinati all’uso sia all’interno che all’esterno e generalmente agganciabili con un manico magnetico (basta un pezzo di superficie metallica – tubo, ringhiera, grondaia, termosifone, ecc. – per ancorarli a un sopporto). Oppure possono essere fissati con appositi ganci e viti a qualsiasi superficie. Provare per credere!
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