Molte famiglie possono richiedere una maggiorazione per quanto riguarda l’Assegno Unico Universale: ecco chi e come fare
L’Assegno Unico Universale è stato ed è ancora la misura principe per quanto riguarda le famiglie italiane. Emesso per la prima volta dal governo Draghi nel marzo 2022 e prorogato dal governo Meloni, l’AU è un incentivo che spetta alle famiglie con figli fino a 21 anni e senza limiti di età nel caso di figli con una qualche disabilità.
L’importo dell’Assegno Unico dipende dall’ISEE presentato in fase di domanda mentre il suo accredito avviene direttamente sull’IBAN che si scrive sempre in fase di domanda. Il governo Meloni, attraverso la Legge di Bilancio 2023 e poi 2024, ha introdotto varie maggiorazioni che riguardano nel dettaglio alcune famiglie.
Per il 2024, per adeguare l’Assegno Unico al costo della vita comunicato dall’Istat, è stata introdotta una rivalutazione del +5,4%. Attraverso il Messaggio numero 572 dell’8 febbraio 2024 l’INPS ha comunicato gli importi aggiornati dell’Assegno Unico e Universale, validi retroattivamente anche per il mese di gennaio di quest’anno.
Ricordiamo che, anche per il 2024, l’AU spetta alle famiglie per ogni figlio minorenne a carico; per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza; per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni e per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
L’importo base dell’Assegno Unico va da un minimo di 50 euro ad un massimo di 175 euro al mese per figlio minorenne a carico. L’importo spettante varia in base al reddito dichiarato e dunque all’ISEE: minore sarà l’ISEE e ovviamente maggiore sarà l’importo spettante per l’Assegno Unico.
Come detto, per adeguare l’importo dell’AU al costo della vita, sono stati introdotti degli incrementi pari al 5,4%. La rivalutazione dell’Assegno Unico ha interessato non solo la somma base e le soglie ISEE, ma anche le varie maggiorazioni riconosciute in virtù del numero e delle caratteristiche dei componenti il nucleo familiare, tra cui la presenza di figli disabili.
Con ISEE fino a 17.090,61 euro si avrà una maggiorazione di 96,90 euro per figli successivi al secondo, di 119,60 euro per figli non autosufficienti; di 108,20 euro per figli con disabilità grave; di 98,90 euro per figli con disabilità media; di 91,20 euro per figli disabili dai 18 ai 20 anni e di 28,50 euro per figli disabili dai 21 anni in su.
Con ISEE fino a 45.574,96 euro o superiore si avrà una maggiorazione di 17,10 euro per figli successivi al secondo; di 119,60 euro per figli non autosufficienti; di 108,20 euro per figli con disabilità grave; di 96,90 euro per figli con disabilità media; di 91,20 euro per figli disabili dai 18 ai 20 anni e di 28,50 euro per figli disabili dai 21 anni in su.
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