Arriva la primavera, si allungano le giornate e il sole splende. Purtroppo però, arriva anche l’allergia. Come distinguerla dal raffreddore?
Con l’arrivo della primavera, molti di noi amano tornare a stare all’aria aperta, godendo dei benefici che l’aria fresca e il sole possono offrire. Tuttavia, per coloro che soffrono di allergie ai pollini delle piante, questa stagione può trasformarsi in un periodo di disagio e sofferenza. L’allergia primaverile può essere una vera piaga per coloro che ne soffrono.
È essenziale distinguere, però, tra i sintomi di un’ allergia primaverile e quelli di un comune raffreddore per adottare il trattamento più adeguato. In questo articolo, andremo proprio ad esaminare i segni distintivi di entrambi e forniremo consigli pratici per affrontare l’allergia primaverile. Solo così anche gli allergici potranno godere di questa bellissima stagione.
Sintomi dell’allergia primaverile vs. raffreddore comune
Sebbene i sintomi dell’allergia primaverile e del raffreddore comune possano sovrapporsi, ci sono alcune differenze chiave che possono aiutare a distinguere tra i due. Uno dei sintomi più distintivi dell’allergia primaverile è il prurito agli occhi, spesso accompagnato da arrossamento e lacrimazione. Inoltre, gli starnuti frequenti, soprattutto all’aperto o in presenza di fioritura, sono comuni nelle persone con allergie primaverili. E ancora, il naso che cola, insieme alla congestione nasale, è un sintomo frequente. Infine la tosse secca. Alcune persone con allergie possono sperimentare una tosse secca a causa dell’irritazione delle vie respiratorie.
Ma passiamo ai sintomi del raffreddore invece. Il raffreddore comune può essere accompagnato da febbre, mentre l’allergia primaverile di solito non causa un aumento della temperatura corporea. Anche il mal di gola è più comune nei casi di raffreddore comune rispetto alle allergie stagionali. Inoltre, il raffreddore comune può provocare una sensazione di stanchezza o affaticamento generale, che di solito non è associata alle allergie stagionali. E se i sintomi persistono per più di una settimana, è più probabile che si tratti di un raffreddore comune piuttosto che di un’allergia stagionale.
Ma ora passiamo alla domanda più importante: come affrontare l’allergia? Monitorare i periodi di fioritura delle piante allergeniche può aiutare a pianificare le attività all’aperto durante i periodi di minore esposizione ai pollini. Inoltre, limitare l’esposizione all’aria aperta durante le ore di picco pollinico, di solito nelle giornate più calde e ventose può essere d’aiuto.
Nei veicoli, poi, bisogna assicurarsi di utilizzare il climatizzatore con filtro antipolline e tenere i finestrini chiusi durante gli spostamenti. Non dimenticate di lavare regolarmente il viso e le mani per rimuovere i pollini accumulati sulla pelle e ridurre il rischio di reazioni allergiche. È bene, oltretutto, tenere le finestre chiuse durante il giorno e ricambiare l’aria al mattino presto o alla sera, quando la concentrazione di pollini è più bassa. Infine, in caso di sintomi persistenti, può essere necessario consultare un medico per valutare l’opportunità di utilizzare farmaci antiallergici, come antistaminici o spray nasali corticosteroidi.
Seguendo questi consigli potrai affrontare al meglio la stagione delle allergie!