Ridurre le tasse da pagare attraverso la detrazione di spese: ecco quale voce ci consente di recuperare il 19% del totale attraverso il modello 730/2024.
La dichiarazione dei redditi prevede l’applicazione di una sorta di sconto sull’imposta lorda IRPEF, ovvero l’imposta sul reddito delle persone fisiche, a prescindere dal valore del reddito complessivo dichiarato: ciò dipende dal tipo di spesa sostenuta, prevista e disciplinata a livello normativo dal TUIR, ovvero dal Testo Unico sulle Imposte sui Redditi.
Per l’anno in corso, la Riforma Fiscale 2024 ha integrato la detrazione per la spesa dell’asilo nido, pari al 19% dei costi sostenuti nell’anno 2023. La detrazione spetta di diritto per ciascun figlio a carico, tuttavia per l’ammontare detraibile è pari ad un massimo di 632,00 Euro per ognuno. Le detrazioni possono quindi essere riconosciute attraverso il modello 730/2024, anche precompilato, e comportano una riduzione delle tasse da pagare.
La detrazione è prevista per i figli a carico iscritti nell’anno 2023 ad asili nido statali e non statali, a condizione che siano stati regolarmente ammessi e che abbiano mantenuto la frequenza. Nel caso entrambi i genitori abbiano contribuito al pagamento della retta, la detrazione viene quindi calcolata in base alla spesa sostenuta da ciascuno.
Come ottenere la detrazione asili nido tramite la dichiarazione dei redditi
Per ottenere le detrazioni spettanti, i genitori possono scegliere tra la presentazione del modello 730 ordinario e la presentazione del modello 730 precompilato: nel primo caso, il genitore (o un suo intermediario) potrà inserire i dati necessari alla detrazione nelle sezioni dedicate del modello, ovvero la sezione E8 e la sezione E10; nel secondo caso, invece, l’Agenzia delle Entrate provvederà alla compilazione in automatico.
Vi è inoltre una terza opzione: nel caso si presenti il modello Ex Unico, ovvero il modello dei redditi per le persone fisiche, il rigo da compilare per ottenere le detrazioni spettanti va dal RP8 al RP13. Sono ammissibili tutte le spese sostenute nel periodo d’imposta, dunque anche quelle eventualmente riferite all’anno scolastico 2022/2023 ma versate nel corso dell’anno 2023.
Un importante “Nota Bene”: la detrazione del 19% è alternativa, e non cumulabile, al contributo del Bonus Figli Disabili 2024 ed anche all’agevolazione del Bonus Nido. Inoltre, se le spese per l’asilo nido sono state pagate dal proprio datore di lavoro come cosiddetto “fringe benefit” e dunque già rimborsate al genitore, non sono ammissibili nella dichiarazione dei redditi. Infine, per essere concessa, il pagamento della retta deve essere avvenuta attraverso una modalità “tracciabile”, ad esempio tramite bonifico bancario o versamento postale.