Il Consiglio dei Ministri ha espresso parere favorevole per il nuovo Bonus anziani, cumulabile con l’assegno di accompagnamento. Scopriamo i dettagli.
Si tratta di 850 Euro mensili, cumulabili con l’assegno di accompagnamento: questo il nuovo Bonus Anziani approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 11 Marzo, in seno del Patto per la Terza Età contemplato all’interno della Legge Quadro numero 33 promulgata quasi un anno esatto fa, il 23 Marzo 2023, e prescritta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La misura è stata adottata a favore di persone anziane che si trovino nella condizione di necessitare di cure assistenziali di livello certificato come “gravissimo”, ovvero non autosufficienti, dell’età di almeno 80 anni e già titolari dell’indennità di accompagnamento, pari a 531,76 Euro mensili. La cifra dunque, aggiungendo il Bonus, raggiungerà il totale di 1.381,76 Euro e verrà destinata ad un totale di circa 25.000 persone.
Per il biennio 2025/2026, la misura arriverà a far accrescere l’ammontare dell’assegno di accompagnamento fino a circa il 200% del suo valore e potrà adeguarsi ai livelli di gravità delle condizioni di salute e di stato economico dei beneficiari in forma graduale e proporzionale. Previsti, inoltre, programmi di coabitazione, al fine di garantire alla platea di fruitori del Bonus di continuare a vivere presso la propria abitazione privata e, al contempo, instaurare e mantenere rapporti di socializzazione.
Le tempistiche del Bonus Anziani ed il fondo dedicato
La prima fase sperimentale del Bonus Anziani verrà avviata il primo di Gennaio 2025 e si concluderà il 31 Dicembre 2026. Per l’anno in corso 2024, quindi, non sono previste indennità aggiuntive di sostegno per gli ultra ottantenni in condizioni di necessità oltre all’assegno di accompagnamento.
Per poterlo ottenere, il richiedere dovrà presentare un ISEE al di sotto dei 6.000 Euro annuali e risultare già beneficiario dell’indennità di accompagnamento. L’indennità verrà corrisposta a cadenza mensile, erogata e gestita dall’INPS, e sarà esente da imposizioni di tipo fiscale. Proprio all’INPS, in caso di necessità, è possibile avanzare richiesta di approfondimenti in merito alla misura, in modo da ottenere tutte le informazioni necessarie per avanzare correttamente la domanda e partecipare alla fase sperimentale a partire dal prossimo Gennaio.
Il fondo messo a disposizione per il Bonus ammonta al totale di 500 milioni di Euro per il biennio, ripartiti in 300 milioni per il 2025 e nei restanti 200 milioni per il 2026. La domanda potrà essere presentata per via telematica, tramite il sito istituzionale dell’INPS, ma i richiedenti potranno comunque rivolgersi ai patronati attivi sul territorio in caso di necessità.