Se si ha l’indennità di accompagnamento si può percepire anche il bonus di 850 euro? Ecco tutto quello che devi sapere.
L’indennità di accompagnamento è un importo erogato dall’Inps, a favore di anziani che abbiano un’invalidità del 100%. L’importo è intorno ai 500 euro mensili, viene rivalutato ogni anno e ed è indipendente dal reddito che si ha.
L’indennità è essenziale ovviamente per un anziano con invalidità, spesso bisogna avere una persona che si occupi quotidianamente dei bisogni della persona malata e questo è un dispendio di soldi notevole. Un anziano che non ha figli a cui appoggiarsi economicamente e magari una pensione anche bassa, ha bisogno dell’indennità per poter vivere dignitosamente.
Il problema degli anziani, che in realtà non dovrebbe essere tale in una società civile, purtroppo è sempre più presente, le risorse economiche non sono delle migliori e la vita media si è allungata di molto grazie alla medicina quindi le risorse economiche messe in campo non sono più sufficienti. Come sappiamo però, lo Stato eroga risorse economiche ogni anno sotto forma di bonus per aiutare le famiglie in forte difficoltà. Si è da poco deciso un nuovo aiuto per gli anziani invalidi che partirà nel 2025.
Gli anziani al di sopra degli 80 anni, dal 2025 possono fare richiesta per un bonus di 850 euro mensili. Per ora la platea a cui si rivolge è molto ristretta, infatti i requisiti per poterne usufruire sono molto stringenti. Vediamo nei particolari di cosa si tratta: il bonus verrà erogato in via sperimentale dal primo gennaio 2025, è rivolto agli anziani che abbiano una totale non autosufficienza; non basta l’invalidità al 100%, dovrebbe essere istituita una specifica commissione tecnico scientifica che stabilisca il grado di gravità della condizione di invalido dell’anziano; inoltre c’è un limite di reddito, l’Isee non deve superare i 6000 euro.
Se si è già percettori d’indennità di accompagnamento all’importo mensile verrà aggiunto quello del bonus cosicché un anziano, in quelle determinate condizioni economiche e fisiche, potrà avere mensilmente un accredito di più di 1300 euro. L’importo di 850 euro ricevuto deve, ovviamente, essere speso per la retribuzione di badanti o di servizi di assistenza fornite da imprese qualificate e devono essere tracciabili.
Se l’INPS accerta una violazione riguardo alle spese effettuate ci sarà l’interruzione dell’accredito. L’importo stanziato per questa misura, è di 250 milioni di euro per il 2025 e altrettanti per il 2026; in prossimità della sua entrata in vigore si avranno notizie specifiche su come presentare la domanda che, quasi sicuramente, si dovrà fare tramite l’INPS.
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