Ecco cos’è un fondo fiduciario, a cosa serve e quando potrebbe essere utile: scopri tutti i dettagli, così non ti troverai impreparato
Il fondo fiduciario, chiamato anche trust, è uno strumento che si usa per proteggere il proprio patrimonio e per pianificare la successione: di fatto, mediante questo istituto alcuni beni vengono separati dal patrimonio di chi lo utilizza e vengono intestati ad un altro soggetto, chiamato trustee, che quindi li gestisce e li amministra per conto del beneficiario.
Un fondo fiduciario è utile a molti scopi diversi, per esempio può servire come supporto all’istruzione o per l’assistenza sanitaria, oppure anche per finanziare programmi di beneficienza. Ecco quindi in cosa consiste, per chi è pensato e come funziona.
Fondo fiduciario: tutto quello che devi sapere
Quando si sottoscrive un fondo fiduciario, determinati beni di proprietà vengono gestiti da un trustee, un amministratore che investe questi fondi in un portafoglio di asset in nome e per conto del beneficiario. Si tratta di soluzioni a lungo termine per la gestione dei fondi e fondamentale è la nomina del trustee, responsabile del fondo e della protezione degli interessi del beneficiario.
Per costituire un fondo fiduciario è necessario formulare un atto scritto, durante il quale vanno specificati i beneficiari, il trustee, lo scopo, le modalità di gestione, la legge che disciplina il trustee e anche il guardiano, cioè il soggetto che controllerà l’attività del trustee.
Dopo l’atto, il beneficiario trasferisce una parte dei suoi beni o una somma di denaro al trustee e questi li investirà in modo prudente, seguendo le istruzioni dategli. Obiettivo è generare un reddito e una crescita del capitale a lungo termine. Ci sono molti tipi di fondi fiduciari, a seconda delle proprie esigenze: quelli per beneficienza, ad esempio, si creano per sostenere delle cause sociali o no profit, mentre quelli per istruzione sono pensati per agevolare la formazione quindi ad esempio l’università, un programma di borse di studio o una scuola.
Ci sono poi quelli per la gestione patrimoniale, così come quelli per sostenere l’assistenza sanitaria a beneficio dei figli minori o di persone con disabilità. Infine c’è il fondo fiduciario vivente, che viene creato mentre il donatore è ancora in vita e consente a quest’ultimo di fare una donazione in beni, proprietà o denaro ad un fondo fiduciario ma, al tempo stesso, di continuare a beneficiarne.