Essendo una vera e propria patologia, la celiachia consente l’accesso a prodotti alimentari gratuiti: come ottenere il beneficio.
Più passa il tempo e sempre più individui vengono classificati come celiachi, ossia intolleranti al glutine. A parlare, infatti, sono le stesse statistiche. L’incidenza delle allergie e delle intolleranze alimentari in Italia, secondo i dati Istat 22-24, mostra un notevole aumento, soprattutto tra i bambini e i preadolescenti, con il 12,7% della popolazione italiana che sembra soffrirne. Tra le categorie più diffuse, l’intolleranza al lattosio e al glutine coinvolge quasi un milione di persone.
Come negare che questa, insieme alle altre intolleranze alimentari, ha influenzato le abitudini di spesa e di consumo degli italiani. L’acquisto di alimenti specifici per le intolleranze e i prodotti senza zucchero è notevolmente aumentato nel corso degli anni, senza negare che anche il prezzo è indubbiamente maggiore. D’altronde, l’acquisto di questi alimenti appositi si rivela per certi versi essenziale, poiché la celiachia, che può manifestarsi in persone di tutte le età, può causare danni alla mucosa dell’intestino tenue, compromettendo l’assorbimento dei nutrienti.
Come ottenere gli alimenti gratuiti per i celiachi
Chi è entrato da poco in questo mondo potrebbe trovarsi leggermente spaesato dal cambiamento nelle abitudini d’acquisto. I prodotti specifici vengono rimborsati, ma chi si affaccia da poco a questa realtà potrebbe non esserne a conoscenza.
Sul sito del AiC, ossia l’Associazione italiana Celiachia, vengono fornite tutte le informazioni necessarie al supporto alla dieta. Per ottenere i buoni mensili, una persona celiaca appena diagnosticata di solito deve recarsi presso l’ASL di competenza, portando con sé il certificato di diagnosi rilasciato da un Presidio di Rete o un Centro di Riferimento della propria Regione o provincia autonoma. Tuttavia, è bene sapere che le modalità di erogazione variano da regione a regione.
I prodotti senza glutine possono essere ottenuti in farmacia, grazie all’erogazione gratuita prevista dal Servizio Sanitario Nazionale, ma anche alcuni negozi specializzati sembrano offrire questa possibilità. I prodotti acquistabili, invece, sono pubblicati in un’apposita lista: il Registro Nazionale degli Alimenti senza glutine, presente nel sito del Ministero della Salute.
I tetti di spesa mensili variano per fasce d’età e sesso, considerando differenze nel fabbisogno calorico giornaliero tra uomini, donne e bambini. I valori calcolati sono aumentati del 30% per coprire esigenze nutrizionali specifiche, come l’acquisto di prodotti costosi o fabbisogni calorici più elevati per attività intense. La cifra varia dai 56 ai 100 euro mensili; mentre il restante di prodotti acquistato in farmacia non è possibile detrarlo nella dichiarazione dei redditi per ottenerne il rimborso.