In che cosa consiste il congedo di paternità? Quali sono le novità del 2024 e quali gli importi erogati. Entriamo nel merito della questione.
Partiamo dal presupposto che anche per il 2024, il congedo di paternità può essere richiesto dai lavoratori dipendenti: per chi non lo sapesse questa misura riguarda chi diventa papà: un aiuto di cui si può beneficiare entro i dieci giorni dalla nascita.
Per capirci meglio si tratta di un permesso retribuito di astensione dal lavoro che si rivolge ai lavoratori dipendenti: è un periodo di astensione obbligatoria di dieci giorni fruibile dal padre lavoratore dipendente tra i due mesi precedenti e i cinque successivi al parto. Viene riconosciuto anche un giorno facoltativo in più di congedo di cui il papà può usufruire in alternativa alla mamma.
La misura è stata introdotta nel 2012 e poi rinnovata di anno in anno e spetta a:
- tutti i lavoratori dipendenti di Amministrazioni pubbliche
- i lavoratori domestici
- tutti i lavoratori agricoli a tempo determinato
Congedo di paternità: a quanto corrisponde l’importo erogato?
Quindi, oltre a quanto detto prima, un altro particolare da tenere a mente è che per richiedere questo contributo esistono due modalità, che sono:
- coloro che ricevono il pagamento dell’indennità di congedo dal datore di lavoro, devono presentare a quest’ultimo apposita richiesta in forma scritta, specificando le date in cui si desidera assentarsi dal lavoro;
- i lavoratori che ricevono il pagamento direttamente dall’INPS, invece, devono presentare domanda online tramite apposita procedura telematica prevista dall’Istituto.
Ma non finisce qua, per presentare la domanda all’INPS si deve andare nella sezione dedicata al congedo per il padre e poi digitare Congedo paternità e poi cliccare su Congedo paternità obbligatorio e poi sulla voce Utilizza il servizio. Per potere accedere, servono le credenziali SPID o CIE. Oppure, il servizio può essere fatto anche in altro modo e quindi:
- tramite il Contact Center INPS, telefonando ai numeri 803 164 (gratuito da rete fissa) o 06 164 164 (da rete mobile);
- rivolgendosi ad enti di patronato ed intermediari dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
Per concludere, il congedo parentale per i padri è retribuito al 100% e infatti ad un lavoratore spetta una indennità giornaliera a carico dell’INPS con un importo sempre pari alla retribuzione normalmente percepita. Quindi, a livello di retribuzione non cambia assolutamente nulla e questo è di certo un aiuto di non poco conto, per lo meno per quello che riguarda il lato economico.