Si può accendere un mutuo e pagare poche tasse? Spesso pensiamo di no, ma con i giusti accorgimenti…
Nell’attuale panorama economico, è diventato usuale ricorrere ai mutui per realizzare il sogno di possedere una casa, sia essa la prima o la seconda. L’idea di pagare una somma considerevole in contanti per un immobile è diventata un privilegio riservato a pochi, mentre per la maggior parte dei cittadini, il mutuo è diventato il mezzo principale per raggiungere questo obiettivo. Ma, con alcuni accorgimenti, si possono pagare meno tasse.
Coloro che ambiscono ad acquistare la loro dimora ideale, che sia sulle sponde di un lago o in qualsiasi altro luogo, possono farlo senza preoccupazioni eccessive. Tuttavia, è essenziale essere consapevoli delle differenze sostanziali che esistono tra un mutuo per la prima casa e uno per la seconda. Ovviamente, ricordate sempre che i nostri non vogliono essere, in alcun modo, consigli o consulenze di tipo finanziario. Per l’acquisto di una casa e per l’accensione di un mutuo, vi consigliamo sempre di affidarvi a esperti del settore.
Mutuo: come evitare di pagare troppe tasse
Una delle principali distinzioni risiede nei tassi di interesse applicati: per il mutuo destinato all’acquisto della seconda casa, ci si trova di fronte a una realtà più severa, con interessi maggiori. Ma c’è luce in fondo al tunnel: esistono dei requisiti imposti dalla legge che permettono di accedere agli stessi vantaggi riservati a chi acquista la propria prima abitazione.
Per essere considerata come prima casa, l’immobile in questione deve rispettare alcuni criteri chiave. Innanzitutto, non può essere classificato come abitazione di lusso e non deve superare i 160 metri quadrati. Inoltre, deve trovarsi nello stesso comune di residenza del richiedente o in uno in cui si trasferirà entro 18 mesi dalla stipula del mutuo. È fondamentale che il richiedente non possieda altri immobili nel medesimo comune e non benefichi già delle agevolazioni per la prima casa su un altro immobile.
Rispettando tali requisiti, si ha diritto ai benefici previsti per i mutui destinati alla prima casa. Altrimenti, ci si ritroverà inevitabilmente a dover richiedere un mutuo per la seconda casa, con tasse molto più alte. Oltre alle differenze nei tassi di interesse, le condizioni offerte dalle banche per i mutui per la seconda casa sono generalmente più rigide. La durata del mutuo è limitata a 30 anni, l’impatto della rata mensile sul reddito non può superare il 25% e non tutte le banche concedono un finanziamento che copre l’intero costo dell’immobile.
Preparare la documentazione in conformità ai requisiti per accedere ai mutui per la prima casa può tradursi in significativi risparmi finanziari. Al contrario, una richiesta non idonea può essere respinta senza mezzi termini dalle istituzioni bancarie. Dunque, sia che si tratti del desiderio di possedere la prima o la seconda casa, è essenziale essere informati e preparati sui differenti aspetti dei mutui, al fine di compiere la scelta più vantaggiosa dal punto di vista finanziario.