La trasformazione del medico di famiglia in un servizio a pagamento: una mazzata per gli italiani e una crisi nel sistema sanitario.
Il panorama della sanità sta subendo una trasformazione epocale, un vero e proprio cambiamento di prospettiva che sta suscitando reazioni contrastanti.
medico famiglia novità – ilciriaco.itIn Veneto, si sta aprendo la porta a una novità rivoluzionaria chiamata Family Doc, che sta scuotendo le fondamenta del sistema sanitario italiano, suscitando non poche perplessità. Il focus si sposta ora sul medico di famiglia privato, un elemento aggiuntivo nell’ambito sanitario che, per molti, si presenta come una novità sconcertante, considerando che già si era assistito al superamento del tabù dei professionisti privati negli ospedali e nei Pronto Soccorso.
All’interno di strutture private, verrà offerto un servizio simile a quello del medico convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale. Il beneficio principale risiede nelle attese ridotte, nelle complicazioni burocratiche minime e, in generale, nell’accesso agevolato al servizio, a fronte di un pagamento. Questa evoluzione non è destinata a rimanere riservata a una piccola parte della popolazione, ma solleva preoccupazioni riguardo alla creazione di un sistema sanitario a due velocità.
Il medico di base privato: un nuovo approccio alla sanità
Il cuore di questa innovazione batte a Mestrino, in provincia di Padova, dove la BMed Me.di.ca Group si sta distinguendo come pioniere in questo nuovo settore di mercato. Il servizio, noto come Family Doc, è già operativo da poche settimane e sta riscuotendo un notevole interesse.
Cristina Sinigaglia, presidente del gruppo, ha commentato l’iniziativa sottolineando la filosofia che la caratterizza: “Molti dei nostri clienti non hanno un medico di famiglia, pensiamo solo a soggetti extracomunitari o stranieri residenti in provincia. Altri lamentano difficoltà nell’accesso ai servizi di medicina generale.” Questo mette in luce la difficoltà, se non l’impossibilità, dei medici di base nel garantire un accesso tempestivo a tutti i pazienti, spiega Sinigaglia. L’aumento della domanda insoddisfatta ha quindi aperto questa nuova branca di mercato, un’analisi dettagliata che presenta prospettive economiche interessanti.
Tuttavia, sorge la preoccupazione che l’opzione privata possa diventare nel tempo l’unico percorso per coloro che necessitano di tempi più rapidi per esigenze urgenti, un modello che sembra discostarsi dalla tradizione europea. L’alternativa al medico di famiglia nel settore privato offre appuntamenti senza attese, tempi rapidi per i trattamenti, ma la domanda che più preoccupa l’utenza è il costo. Il centro privato ha ottenuto l’autorizzazione di medicina interna, con un costo medio di 50 euro a visita.
Le differenze rispetto al medico di famiglia tradizionale non sono percepite, a parte la tariffa. Si va dalla visita in sé alla prescrizione di farmaci e all’indirizzamento verso visite specialistiche, il tutto a un costo inferiore rispetto a una visita specialistica tradizionale. Tuttavia, c’è la paura che questa evoluzione possa contribuire a un sistema di monetizzazione complesso, spingendo i “nuovi medici di famiglia” a indirizzare verso altri servizi offerti dalla stessa struttura.
Al contempo, si teme la scomparsa dei medici di base, con l’attrattiva di alternative più allettanti nel settore privato. Di fronte a possibili polemiche, la dottoressa Sinigaglia ha rassicurato: “Non c’è alcuna intenzione di sostituire il sistema pubblico. Il Sistema Sanitario Nazionale rimane il nostro riferimento, e noi cresciamo seguendo linee guida che ci vengono dettate.”