Che cos’è l’imposta catastale e quando deve essere pagata? Massima attenzione alle regole e alle tempistiche valide nel corso del 2024 per versare il dovuto
Se ne sente parlare spesso ma non tutti sanno con esattezza di cosa si tratti fino al momento in cui non si ritrovano, in prima persona, a doverla pagare. Stiamo parlando dell’imposta catastale, una tassa, come dice il nome, che ha una valenza specifica: infatti si tratta di un cosiddetto tributo indiretto e il suo pagamento diventa obbligatorio nel momento in cui sussistono modifiche relativamente al godimento di un immobile o al diritto di proprietà.
Vediamo dunque con quali modalità deve essere versata e quando, nel caso in cui non si provveda nei tempi e modi richiesti, ci si potrebbe trovare nelle condizioni di doverla pagare il doppio del previsto.
Imposta catastale immobili, che cos’è e come si paga
Importante è sottolineare che il calcolo dell’importo di questa tassa avviene sulla base del valore dell’immobile stesso e non, pertanto, sui propri patrimoni diretti. Il versamento deve avvenire in caso di cambio di proprietà di un bene immobile ovvero qualora venga effettuata una voltura catastale e in tutta una serie di altre situazioni che vanno dalle successioni alle compravendite fino alle donazioni immobiliari. Si applica anche ad altri tipi di atti come l’acquisizione di diritti di proprietà oppure a diritti reali quali, ad esempio, le servitù e l’usufrutto ma anche l’uso e l’enfiteusi estendendosi sino alle ipoteche e alle successioni.
A disciplinare questo tributo troviamo il DL 347 del 31 ottobre 1990: si tratta di quello che è meglio conosciuto come Testo Unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale e il 27 novembre 1990 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale diventando a tutti gli effetti valido. Esiste però anche un caso in cui non deve essere applicata l’imposta catastale: ovvero qualora l’acquisizione sia finalizzata a scopi pubblici cioè che avvenga nell’interesse di un’istituzione a partire dallo Stato, proseguendo con Regioni, Province e Comuni ma anche di associazioni ed enti di pubblica utilità oppure di Onlus.
Per quanto riguarda la compravendita di un immobile da destinare a prima casa il suo valore è agevolato ed è pari a 50 euro fissi se l’acquisto avviene da un privato o da un’impresa in regime di esenzione Iva (o 200 se in regime Iva). Chiaramente, dunque, il rispetto dei tempi di pagamento è essenziale per evitare di essere oggetto di sanzioni e ritrovarsi a dover pagare un’imposta catastale di importo molto più elevato del dovuto.