Demenza, arriva finalmente il test con il quale puoi verificare se sei predisposto: scopri di cosa si tratta e come funziona.
Per demenza, si intende una serie di malattie neurodegenerative dell’encefalo che si manifestano in età avanzata, con un deterioramento progressivo delle facoltà cognitive.
Possiamo distinguere varie tipologie di demenza, le cause non sono ancora state chiarite, l’unica certezza è la morte delle cellule nervose. La demenza non è una condizione che si manifesta necessariamente con l’avanzare dell’età, e non ha nulla a che vedere con la comune confusione che si può provare invecchiando.
Le cause della patologia non sarebbero ancora state stabilite, l’encefalo è un organo molto complesso e difficile da studiare. La certezza tuttavia riguarderebbe il fattore scatenante, dunque la morte cellulare dei nervi cerebrali o un loro malfunzionamento a livello di comunicazione intercellulare. Alcune forme di demenza inoltre, sarebbero il risultato della presenza all’esterno o all’interno, di aggregati proteici, si tratterebbe di proteine anomale chiamate beta amiloide.
La demenza è una condizione che si può distinguere in varie patologie, prima di tutto possiamo conoscere la demenza causata da aggregati proteici, la demenza correlata a condizioni particolari come ad esempio la demenza vascolare. La malattia di Huntington e quella associata all’HIV, potrebbe comparire inoltre anche in seguito ad un trauma cerebrale.
I fattori di rischio sono ad esempio un’alimentazione squilibrata, carica di grassi saturi e dolciumi, l’abuso di alcol, il colesterolo alto, il diabete, il fumo di sigaretta. Tra i vari sintomi che si possono riscontrare ci sono le amnesie, si tratta del sintomo più frequente. Possono emergere inoltre deficit di concentrazione, lentezza nel pensiero, difficoltà a prendere decisioni, sbalzi d’umore, difficoltà ad eseguire compiti semplici, difficoltà nel linguaggio, problemi visivi, confusione, disorientamento perdita delle capacità di giudizio, problemi di equilibrio, agitazione e allucinazioni.
Le demenze solitamente, hanno un andamento progressivo e tendono a peggiorare con il passare del tempo compromettendo sempre di più le capacità cognitive del soggetto che ne è colpito. Negli stadi finali infatti chi ne soffre potrebbe avere difficoltà a deglutire e a parlare. Per quanto riguarda la prevenzione è consigliato controllare lo stress, praticare attività fisica, tenere il cervello allenato, leggendo libri, giornali o dilettandosi in giochi da tavolo, imparare una seconda lingua e suonare uno strumento.
Oggi come oggi inoltre, sarebbe possibile anche prevedere l’insorgenza della demenza e stabilire se effettivamente ci sia un rischio, ciò è stato già fatto analizzando diversi adulti nel Regno Unito. Sarebbe possibile analizzando delle proteine plasmatiche, ad essere particolarmente rilevante sarebbe il GFAP. Un biomarcatore ottimale per studiare la demenza, se analizzato correttamente infatti la previsione potrebbe arrivare addirittura 10 anni prima dalla diagnosi grazie ad un’analisi del sangue.
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