Problemi al cuore che ti danno diritto a diverse agevolazioni e ti permettono di ottenere soldi e pensione.
Il cuore è un organo muscolare situato in prossimità della parete anteriore del torace, dietro lo sterno, da quest’organo dipendono tutte le funzioni dell’apparato cardiovascolare. Il cuore insieme al cervello, è uno degli organi più importanti dell’organismo. Funziona attraverso una pompa che provvede interrottamente a far circolare il sangue e l’ossigeno in tutti i distretti tessuti.
Per mantenere il cuore in buono stato e diminuire il rischio delle malattie cardiovascolari, è fondamentale prestare alcune accortezze. Le patologie cardiovascolari più frequenti sono l’arteriosclerosi, la coronaropatia, la cardiopatia, l’ictus, l’aneurisma, l’insufficienza cardiaca, la cardiopatia e l’infarto. I problemi cardiaci possono inoltre distinguersi in insufficienza cardiaca, aritmia e ipertensione. Tra i sintomi più comuni che potrebbero suggerire un problema cardiaco c’è il dolore al petto.
Quando si soffre di alcune patologie molto gravi, è possibile ottenere l’invalidità civile per quel che riguarda il cuore, una delle patologie più gravi che permette di ottenere queste agevolazioni, è l’aritmia cardiaca. Per richiedere l’invalidità data da questa condizione, è necessario che l’invalidità sia totale e che vengano riconosciute diverse patologie cardiache gravi.
Possiamo distinguere le varie patologie tra aritmia grave senza utilizzo di un pacemaker, cardiopatia grave, che limita l’autonomia e interferisce con la vita quotidiana del paziente. Ulteriori agevolazioni potrebbero essere consentite anche a chi soffre di cardiopatie o valvulopatie gravi, caratterizzate da insufficienza cardiaca. I pazienti vengono così classificati, coloro che conducono una vita normale senza difficoltà, coloro che manifestano dei sintomi durante le attività fisiche ordinarie, chi è in buona salute solo a riposo, e chi avverte sintomi anche a riposo.
L’invalidità associata a seconda della condizione, prevede un’invalidità tra il 21 e il 50% per chi presenta sintomi leggeri, e chi riesce a condurre una vita normale. Si alza la percentuale di invalidità arrivando dal 71 al 100%, per le altre categorie. Il soggetto a cui è stata riconosciuta l’invalidità civile per aritmia cardiaca, può avere diritto a una pensione di invalidità civile, ad un assegno di assistenza per invalidi civili parziali e ad una pensione di invalidità, solo se riconosciuto invalido al 100%, può accedere inoltre all’assegno di accompagno, se non è autosufficiente.
A poter ottenere l’assegno mensile, sono soggetti con unità compresa tra i 18 e 67 anni che hanno una invalidità accertata dal 74 al 99%. La quota corrisposta da questo punto di vista per 13 mensilità, è di 333 €, con un limite di reddito di 5725 € circa. Per ottenere l’indennità di accompagno sarà necessario non poter deambulare, in questo caso la somma corrisposta dall’Inps sarà pari a 530 € circa per 12 mensilità.
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