Importi delle pensioni prossimi a salire fino a 260 euro, grazie a quanto stabilito dalla riforma fiscale 2024: ecco a chi è destinato l’aumento.
Dopo il calo degli importi previsto per marzo a causa delle modifiche delle aliquote Irpef da parte di alcuni Comuni italiani, alcuni pensionati potranno contare su un aumento fino a 260 euro sul proprio cedolino. La notizia è stata resa ufficiale dall’INPS di recente: la riforma fiscale di quest’anno prevede che il secondo blocco Irpef sia aggregato al primo, con un’aliquota del 23% per tutti.
Un vantaggio rispetto allo scorso anno, quando la percentuale trattenuta sulla parte di reddito compreso tra 15mila e 28mila euro corrispondeva al 25%. Ciononostante, a gennaio e febbraio non sono stati registrati aumenti, in quanto l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale non ha ancora effettuato un aggiornamento dei sistemi di calcolo delle pensioni.
È però vero che, con la rivalutazione dovuta all’inflazione, a partire dal primo mese di quest’anno si è evidenziato un accrescimento del 5,4%. Con l’incremento dell’addizionale comunale, per il mese di marzo ci si dovrà aspettare un abbassamento degli importi sul cedolino, ma successivamente, con l’applicazione delle nuove aliquote Irpef ed un conguaglio mensile dello 0,3%, arriverà un aumento.
Il sistema delle trattenute in rate dal cedolino prevede: 1) da gennaio 2024 a novembre 2024 per l’addizionale regionale a saldo 2023; 2) da gennaio 2024 a novembre 2024 per l’addizionale comunale a saldo 2023; 3) da marzo 2024 a novembre 2024 per l’addizionale comunale in acconto 2024.
L’ammontare delle addizionali varia in base alle aliquote stabilite da ciascuna Regione e ciascun Comune, quindi i pensionati che risiedono nelle città toccate dall’aumento dell’addizionale è in questo 2024 vedranno aumentare gli assegni pensionistici.
Terminato il ricalcolo, le somme non percepite a gennaio e febbraio verranno recuperate. Si dovrà attendere il mese di aprile, quando avranno inizio le nuove aliquote Irpef, tuttavia è doveroso precisare che si tratta di un dato non ancora ufficiale. Come anticipato, le tasse applicate su un reddito fino a 28mila euro saranno del 23%. Nessuna novità invece sugli scaglioni del 35% e del 43%. Si parla di un bonus massimo di 260 euro annuali, mentre ad aprile arriverà il conguaglio dei mesi di gennaio, febbraio e marzo.
A dicembre, con il tasso di inflazione definitivo del 5,7% nel 2023, invece, saranno rese effettive le modifiche alle addizionali. Verranno raggruppati i primi due scaglioni ottenendo così un risparmio del 2% per un reddito che sia incluso tra i 15mila e i 28mila euro. Si parla quindi di 20 euro mensili di aumento.
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