Pensione senza aver mai lavorato, come si ottiene

Pensioni: un tasto dolente per i cittadini italiani. Come accedervi senza aver versato contributi allo Stato.

La pensione viene assegnata considerando gli anni di contributi e/o l’età anagrafica del cittadino. E’ possibile accedervi al compimento dei 67 anni oppure al termine del 42esimo anno e 10 mesi di versamento dei contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Laddove il soggetto non abbia lavorato e dunque non abbia accumulato gli anni di contributi necessari per accedere alla pensione, lo Stato ha previsto due agevolazioni destinate a determinate fasce di cittadini. Parliamo dell’Assegno sociale e della Pensione di inclusione, il cui requisito si riassume nel compimento dei 67 anni per il primo e la presenza nel nucleo famigliare di più di un cittadino over 67 oppure di un soggetto diversamente abile per il secondo.

Pensione senza aver mai lavorato
Accedere alla pensione senza aver versato i contributi – ilciriaco.it

Per concludere, laddove il cittadino non abbia ancora raggiunto i 67 anni di età, ma sopravviva in una situazione economica gravosa oppure manifesti un problema di salute invalidante – e che quindi non gli consenta di svolgere un’attività lavorativa – lo Stato prevede un sostegno mensile esentasse. Si tratta per lo più di pensioni destinate agli invalidi civili, ciechi e sordi. Da non confondere con l’assegno ordinario di invalidità o con la pensione di inabilità previdenziale, per i quali è necessario il versamento di almeno cinque anni di contributi. Il valore delle agevolazioni e assegni previsti dallo Stato vengono modulati sulla base dell’andamento del costo della vita.

Assegno sociale e Pensione di inclusione, a quanto ammontano

L’Assegno sociale Inps, diversamente dalla pensione vera e propria, non è reversibile ai famigliari. Trattandosi un’agevolazione assistenziale, è destinato esclusivamente ai cittadini i quali – oltre ad aver compiuto 67 anni – rientrano in una determinata fascia di reddito annuale. Tale soglia viene ridefinita ogni anno. Secondo quanto previsto dunque per l’anno 2024, l’Assegno sociale Inps è destinato ai cittadini con reddito annuale massimo di 6.947,33 per le persone sole e di 13.182,78 per i coniugati. L’importo corrisponde a 13 mensilità del valore di 534,41 euro, con la possibilità di incremento dell’importo di 200,64 euro mensili al compimento dei 70 anni. 

Lo Stato prevede degli assegni assistenziali
Assegni assistenziali previsti dallo Stato – ilciriaco.it

La cifra associata all’Assegno sociale corrisponde a tale importo solo laddove il cittadino presenti reddito personale pari a zero. Laddove il soggetto possieda un reddito personale, l’Inps applicherà la seguente formula: 6.947,33 – reddito personale. L’Assegno di inclusione, invece, è destinato agli over 60 con Isee fino a 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6mila euro. Lo Stato prevede un sostegno di circa 500 euro per la persona sola, con un incremento a seconda del numero di componenti del nucleo famigliare. Se quest’ultimo include più di un cittadino over 67 oppure un componente diversamente abile, mentre il tetto Isee rimane invariato, il reddito annuale massimo sale a 7.560 euro, così come il valore del sostegno mensile: 630 euro, con l’aggiunta di 150 euro per l’affitto. 

 

 

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