Sei un titolare di pensione? Fai attenzione a non commettere questi errori: diversamente il tuo assegno volerà via in un batter d’occhio
Al giorno d’oggi essere titolari di un assegno pensionistico è un grande vantaggio. Dopo una vita di sacrifici e di giornate trascorse a lavoro, ci si può godere il raccolto che si è seminato nel corso del tempo. Attenzione però: questi errori possono essere talmente gravi da suonare quasi come una condanna.
Solitamente certi errori non vengono commessi in maniera volontaria. Ma si sa, la legge non ammette ignoranza. E se si dovesse commettere anche solo una di queste ingenuità, la propria pensione volerà via senza che ci sia alcun bisogno di replica: vedere per credere.
Uno dei primi errori doverosi da citare per questo argomento, riguarda il non adempiere ai propri doveri. L’Inps, di volta in volta, comunica a tutti i pensionati l’invio di alcuni documenti fondamentali per il mantenimento della propria pensione. Se queste comunicazioni dovessero essere ignorate, sia in linea teorica che in linea pratica, il proprio assegno subirebbe una revoca.
Un altro errore piuttosto comune è quello che i pensionati commettono nel decidere di tornare a lavorare. Non tutti sanno che alcuni assegni non permettono di fare ciò, a causa del cumulo di redditi. Cosa che rappresenta inevitabilmente una conflittualità. Uno dei tanti provvedimenti che impediscono al pensionato di tornare in attività sono l’Ape Sociale e le varie Quote che si sono conosciute negli anni.
La cosa “penalizzante” di un errore come questo, non è solo il fatto che si rischia a tutti gli effetti di perdere la pensione. Come se non fosse già abbastanza, l’Inps potrebbe arrivare a volere indietro importi fino a 20.000 euro. Questo a prescindere dal reddito che si è guadagnato col lavoro.
Il rischio più grande è quello di dover rendere cifre decisamente superiori a quella guadagnata. Dunque, alla luce di questi due scenari preoccupanti la soluzione è molto semplice. Innanzitutto, bisogna leggere con molta attenzione ogni comunicazione ricevuta dall’Inps. Dopodiché, si dovrà evitare di tornare a lavorare.
Ci sono tante attività che possono essere svolte da pensionati, e non per forza queste comportano rischi simili. Per quanto concerne i documenti che l’Inps ciclicamente richiede, potrebbe sembrare una procedura laboriosa. In realtà esistono però decine – se non centinaia – di centri di supporto autorizzati, che possono sbrigare certe pratiche in pochissimo tempo.
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