Le bollette di luce e gas sono diventate altissime, ma questo non esclude errori che possono essere commessi dai fornitori.
Se arriva una bolletta “spropositata” o che comunque non convince, è sempre bene fare un controllo e poi eventualmente inviare un reclamo.
Questa possibilità è concreta ed è a disposizione di tutti gli utenti, e dunque è bene sfruttarla per far valere i propri diritti. Bisogna però sapere perfettamente come agire, per non vanificare il successo delle proprie richieste.
Vuoi contestare le bollette luce o gas? Ecco qual è la procedura corretta
Sono molti i motivi per cui un consumatore ha diritto a contestare una bolletta. Li spiegano le associazioni dei consumatori per aiutare le persone a gestire (purtroppo frequenti) problematiche coi fornitori di luce o gas.
L’utente deve sapere innanzitutto che, anche effettuando un reclamo, non vedrà staccare la luce o il gas, perché è un suo diritto. Inoltre vi sono diversi casi in cui l’utente può inviare il reclamo, ovviamente perché la bolletta risulta troppo alta rispetto alla media dei consumi. Ecco alcuni esempi:
- importo e consumi calcolati non corrispondono (è il caso anche delle letture presunte);
- voci in bolletta non comprensibili o vaghe;
- servizi aggiuntivi che non erano stati chiesti esplicitamente.
Se si verificano queste condizioni, il cliente del fornitore può inviare una lettera raccomandata A/R o una PEC agli indirizzi indicati nel contratto. Il fornitore ha l’obbligo di rispondere, e se non lo fa deve anche onorare un risarcimento economico. Più nello specifico:
- di 20 euro se la risposta arriva dopo 2 mesi; 40 euro se la risposta arriva in ritardo fino a 9 mesi.
Se la risposta da parte del fornitore è negativa, ovvero non riconosce le ragioni del cliente, o se addirittura non risponde, si può attivare una conciliazione.
A questo proposito esistono degli organismi, come Altroconsumo, che previa iscrizione forniscono servizi gratuiti e trasparenti.
Ad esempio, proprio dal sito di Altroconsumo è possibile scaricare i vari moduli fac-simile per ogni fornitore, in quanto le diverse aziende prevedono modulistica differente. Che si agisca in autonomia oppure facendosi assistere da un’associazione per consumatori, è sempre bene ricordare i propri diritti, che sono sanciti dalla Legge e che spesso, purtroppo, vengono ignorati. Di recente si stanno avviando diverse campagne contro i fornitori di luce e gas, non solo per i rialzi indiscriminati dei prezzi, ma anche per i comportamenti non trasparenti che hanno avuto, e stanno ancora perpetrando, verso milioni di clienti.