Carta ADI respinta: significato esiti INPS
Qualora la domanda relativa l’Assegno di Inclusione venga respinta, l’esito verrà pubblicato direttamente sul portale INPS e a partire dal 27 febbraio è possibile consultare anche il dettaglio delle singole causali di rigetto della domanda. Il cittadino che si vede respinta la domanda può presentare istanza di riesame motivata presso la propria sede INPS, entro massimo 30 giorni dalla comunicazione dell’esito.
Le domande potrebbero essere non accolte immediatamente in diversi casi. Uno di questi è il caso in cui l’ISEE presenta omissioni e/o difformità rispetto ai dati del Fisco. In questo caso l’INPS invierà una comunicazione con la richiesta di presentare alla sede di competenza la documentazione che dimostra i dati della DSU, una nuova DSU con le informazioni mancanti o corrette o una rettifica della DSU con effetto retroattivo, entro 60 giorni.
Nel caso in cui la richiesta evidenzi uno stato in sospensione, significa che il nucleo familiare dichiarato in DSU è diverso rispetto a quello registrato in Anagrafe. In questo caso l’INPS si riserva maggior tempo per verificare l’effettiva correttezza di quanto dichiarato. Una volta effettuata la verifica, l’operatore della sede INPS che ha in carico la pratica potrà sbloccare la domanda oppure rigettarla.
Altri motivi di sospensione possono essere due: la verifica presso i Comuni per controlli anagrafici senza esito o la verifica delle attestazioni di svantaggio rilasciate da Comune e Servizi sanitari o di inserimento in programmi di cura e assistenza. Qualora entro 60 giorni non venga operata nessuna delle due opzioni, le domande saranno automaticamente elaborate per silenzio assenso.