Calcio italiano travolto dalla bufera perché quello che è successo in campo non si era mai visto e ora la decisione è ufficiale
Non succede spesso nel calcio italiano di vedere uno 0-3 a tavolino deciso dal Giudice Sportivo. Ma quello che è accaduto nell’ultimo fine settimana é davvero particolare e sta scatenando una bufera, non solo mediatica.
Lo scenario è quello della Prima Categoria umbra, in particolare la partita Sant’Arcangelo-Passignano. Due formazioni che in questa fase della stagione sono molto tranquille, si trovano a centro classifica senza nessuna possibilità di puntare ai vertici ma nemmeno di retrocedere.
Con i padroni di casa in vantaggio per 1-0, la gara si stava avviando alla sua fase finale quando in campo è successo l’imponderabile. Al 35′ del secondo tempo infatti l’arbitro ha sospeso l’incontro che non è più ripreso ed è passato al vaglio della giustizia sportiva.
Dopo che era stata fischiata una punizione per il Sant’Arcangelo, è partita la rissa tra un difensore della squadra locale, Manuel Cecchini, e l’attaccante ospite Alberto D’Onofrio. Nel frattempo è iniziato un parapiglia al quale hanno partecipato anche altri tesserati, dell’una e dell’altra squadra.
Ufficiale la sconfitta 0-3 a tavolino, una punizione pesantissima: ma il club preannuncia ricorso
Da qui la decisione dell’arbitro che ha scontentato tutti. Ha fischiato la fine anticipata dell’incontro, capendo che non sarebbe riuscito a riportare la calma e ricominciare in condizioni di sicurezza. Poi ha scritto tutto sul referto che in settimana è stato esaminato dal Giudice Sportivo.
Tutto è stato riportato sul Comunicato Ufficiale, a partire dallo scontro tra i due giocatori che ha originato il resto. “Detta colluttazione originava una violenta mischia – si legge – che vedeva coinvolti numerosi tesserati di entrambe le squadre. Constatata l’impossibilità di ripristinare la calma fra le parti e non sussistendo più le condizioni per portare al termine la partita, il direttore di gara si vedeva costretto a decretare anzitempo la fine della partita”.
Al contempo è arrivata la sentenza ed è stata una mazzata per entrambe le squadre. Dovranno pagare 320 euro di multa ma soprattutto è stato deciso lo 0-3 a tavolino per entrambe.
In pratica sono state ritenute allo stesso modo colpevoli di quello che era successo in campo e quindi non essendo stato possibile proseguire la gara pagheranno con la sconfitta. Non solo, sono state anche comminate tre giornate di squalifica a Cecchini del Sant’Arcangelo ma anche a D’Onofrio e Sparano del Passignano.
La società di casa, una frazione di Magione in provincia di Perugia che è sede anche di un celebre autodromo, non ci sta e preannuncia battaglia. Contesta il danno d’immagine subito dal club, che oltre tutto stava anche vincendo in campo.
“I veri penalizzati siamo noi. Come da prassi ci attiveremo per un corposo ricorso che riporti i fatti alla realtà e faccia giustizia. Confidiamo nella giustizia sportiva, in particolar modo per ridare credito di immagine, ripeto, alla nostra società che dal 1972 è attiva sul territorio e conosciuta per ben altri valori”, si legge nella nota della società.