È una delle patologie più diffuse nella popolazione, ma viene spesso sottovalutata. Ecco i reali rischi della scoliosi per la salute.
La scoliosi è una delle patologie più comuni nella popolazione giovanile e matura. Si tratta di una deformità della spina dorsale, condizione che può peggiorare con il trascorrere degli anni. A questa deviazione laterale della spina dorsale, si associano uno spostamento dei dischi intervertebrali e degli accorciamenti che interessano i muscoli e i legamenti della colonna vertebrale.
Le scoliosi sono idiopatiche nel 70-80% dei casi, ovvero insorgono nel paziente senza una causa apparente, e compaiono prevalentemente nell’età infantile e puberale, periodi particolari dal punto di vista ormonale in cui l’accrescimento osseo è estremamente elevato. Nel rimanente 20-30% della popolazione, la scoliosi può essere congenita o acquisita in seguito ad un trauma, ad una infezione o all’insorgenza di tumori e artrite.
Le scoliosi acquisiscono nomi diversi in base alla localizzazione della curvatura anomala e si distinguono in scoliosi lombare, dorso-lombare, dorsale e cervico-dorsale. Generalmente sulla spina dorsale si sviluppa una sola curva, la quale interessa maggiormente l’area dorsale con la presenza del caratteristico gibbo costale. Molto spesso nei pazienti è presente anche una evidente asimmetria delle spalle e dei fianchi.
Nei primi stadi della sua evoluzione, la scoliosi è una patologia silente e per il paziente risulta difficile identificarla. Con il passare del tempo, il paziente può avvertire dolore alla schiena o al collo, formicolii alle gambe o alle braccia, difficoltà crescente di equilibrio, poca coordinazione nel camminare e, nei casi più gravi, anche difficoltà respiratorie. Nelle scoliosi gravi, il gibbo, ovvero la sporgenza a livello della schiena, è sempre presente e denota uno stadio avanzato della patologia.
Purtroppo le forme molto serie di scoliosi sono evidenti fin dalla più giovane età ma, se non curate adeguatamente, possono evolversi e risultare gravi in età adulta. Se non trattata, la scoliosi peggiora di 1° Cobb all’anno, l’unità di misura con cui viene evidenziata la gravità delle vertebre più inclinate, portando a crescente rigidità della spina dorsale, a forte dolore e nel peggiore dei casi a cedimenti vertebrali.
In casi gravi, la scoliosi può costituire una condizione che limita quasi totalmente la capacità di vivere serenamente e occuparsi delle attività quotidiane, obbligando il paziente a dover richiedere il riconoscimento dell’invalidità. Non solo, se non trattata adeguatamente con un fisiatra, la scoliosi porta all’insorgenza di dolori molto forti, difficili da sopportare e presenti soprattutto durante la camminata.
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