Tensione tra Giuntoli e la Juventus, dichiarazioni che gettano ombre sul momento dei bianconeri in campo e fuori: cosa succede
La Juventus si è resa autrice, fin qui, di una stagione andata oltre le previsioni anche se l’ottimismo che si respirava fino a poche settimane fa sembra essere quasi svanito. I bianconeri sono passati dal sogno di conquistare lo scudetto ai danni dell’Inter a una situazione molto diversa, in cui gli interrogativi sul futuro iniziano a farsi pressanti.
Con un punto in tre gare la squadra di Allegri ha perso contatto dalla vetta, in maniera forse irrimediabile. Sogni di gloria che dunque andranno rimandati almeno alla prossima stagione.
E se è vero che l’obiettivo primario era conquistare innanzitutto la qualificazione in Champions League e che c’è ancora la possibilità concreta di tornare a conquistare un trofeo, con una Coppa Italia ancora da giocare, le prospettive per il futuro sono tutte da scrivere.
Una Juventus che vuole provare ad essere competitiva in Italia e in Europa, ma con presupposti diversi. Il nuovo ciclo non prevede spese folli ma la costruzione di una rosa composta soprattutto da giovani talenti con tutte le incognite del caso. Il che potrebbe portare a una panchina, il prossimo anno, senza Massimiliano Allegri. Le idee del tecnico e del direttore sportivo Cristiano Giuntoli, verosimilmente, non collimano, ma pare esserci anche più di questo.
Giuntoli e Allegri, la frattura è ormai insanabile: il retroscena
Non si respirerebbe un bel clima tra i due e, in generale, all’interno della Juventus, con l’allenatore che inizia a sentirsi messo in disparte e lasciato solo. Il tutto viene descritto dalle dichiarazioni di Tony Damascelli. La celebre firma de ‘Il Giornale‘ tratteggia un quadro che, se confermato, sarebbe piuttosto preoccupante.
A ‘Radio Radio‘ Damascelli ha infatti spiegato: “Allegri sente il vuoto attorno a sé, tra società e squadra c’è uno scollamento profondo che comprende anche l’allenatore. Giuntoli non ha potere ed è spesso assente. Non sale sul pullman della squadra per le partite, non c’è spesso e volentieri quando inizia l’allenamento“.
Equilibri che in questo senso appaiono piuttosto precari e, forse, da ridefinire totalmente alla fine della stagione, quando inevitabilmente verrà il momento dei bilanci. E la Juventus dovrà capire che cosa vuole davvero fare da grande.