Multe e decurtazione dei punti, in questi casi è legale annullare tutto ma nessuno conosce la procedura

Se l’ammenda stradale che ci è stata comminata include anche la sanzione della decurtazione dei punti della patente, è possibile contestarla per riottenere i punti?

Ricevere una multa per infrazione stradale è sempre una spiacevole “sorpresa”. Resa ancor più amara, in molti casi, dalla sanzione aggiuntiva di decurtazione dei punti della patente che, se sottratti con costanza nel tempo, possono condurci al loro esaurimento e dunque al ritiro della carta di circolazione nonché alla necessità di doverla far riemettere, sostenendo nuovamente gli esami (in questi casi detti di “revisione”).

Quando e come appellarsi alla decurtazione dei punti della patente
Il numero massimo di punti decurtabili per singolo verbale è di 15 – IlCiriaco.it

Ora domandiamoci: è possibile contestare la decurtazione dei punti? E tornare quindi ad avere la nostra “fedina stradale” immacolata, o quanto meno lungi dal rischio imminente di comportare il ritiro della patente? Ebbene, partiamo da una constatazione importante, anche se può sembrare ovvia: i punti possono essere decurtati – per un massimo di 15 per volta, nei casi di infrazioni più gravi – solo al conducente del veicolo multato al momento dell’infrazione, non al suo proprietario.

Quindi abbiamo già la risposta per un caso di specie: ad esempio, se il proprietario di un’auto lascia guidare suo figlio in autostrada e questi, superando i limiti di velocità, viene rilevato da un tutor, ecco che il verbale verrà inviato al padre e a questi verrà richiesto il pagamento della multa pecuniaria e anche notificata la sanzione accessoria della decurtazione dei punti prevista per il tipo di infrazione. Cosa potrà fare dunque il padre per non farsi togliere i punti?

Comunicare l’identità del conducente: come fare

Insieme al verbale, il padre del nostro esempio – proprietario del veicolo – riceverà anche un modulo da restituire all’organo accertatore. Nel modulo il proprietario del veicolo è tenuto a specificare chi fosse alla conduzione del mezzo nel momento dell’infrazione, entro sessanta giorni dalla data di ricezione del verbale.

Ecco quando è possibile e come appellarsi alla decurtazione dei punti della patente
Se il superamento del limite di velocità è oltre i 10 Km/h e fino a 40 Km/h, il Codice prevede la sottrazione di 3 punti dalla patente – IlCiriaco.it

Se il padre indicherà il nominativo del figlio, corredato dei suoi dati sensibili principali, ecco dunque che l’organo accertatore provvederà ad inviare una notifica d’infrazione anche a questi. E se il figlio ammetterà la colpa, i punti saranno decurtati a lui e non al padre. Tuttavia, il figlio potrebbe anche contestare la decurtazione (per proseguire nel nostro esempio, ma potrebbe chiaramente farlo anche il proprietario nel caso sia anche il conducente al quale è stata impartita la sanzione, rivolgendosi al Giudice di Pace).

Ciò anche nel caso in cui la sanzione pecuniaria sia già stata versata e senza dover attendere che la comunicazione della variazione dei punti venga trasmessa all’Anagrafe Nazionale degli Abilitati alla Guida, ovvero l’ente responsabile – tra le altre impellenze – della gestione dei punti patente. In particolare, la decurtazione dei punti non è valida in tre casi: quando la sanzione non viene comunicata al trasgressore; quando, in caso di infrazioni multiple, nel verbale non si espliciti quale comporti la decurtazione; e quando venga omessa tout court dal verbale.

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