Il tumore è il male del secolo! Il ROPI ha fornito la lista dei migliori centri ospedalieri in Italia in cui è preferibile curarsi.
In base ai dati forniti dall’istituto superiore di sanità in Italia attualmente ci sono 2 milioni 250mila malati oncologici. A conti fatti si tratta del 4% della popolazione del paese.
Appare evidente che il cancro sia il male della società moderna e che rappresenti una sfida prioritaria per molti pazienti italiani. Per questo motivo, è normale domandarsi quali siano i migliori centri in Italia, che sono in grado di garantire una maggiore opportunità di sopravvivenza ai pazienti.
La Rete oncologica dei pazienti d’Italia ha fornito una versione aggiornata online dei migliori ospedali.
Tumore: ecco i migliori ospedali d’Italia
La ROPI è un’organizzazione che ha lo scopo di migliorare l’accesso alle cure e promuovere la consapevolezza sui diritti dei pazienti oncologici. Andando sul sito della rete oncologica dei pazienti d’Italia c’è una sezione (“Dove mi curo?”), qui l’utente troverà una mappa che si basa sui dati forniti dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
Si tratta di un’importante base informativa che serve a valutare l’attività chirurgica oncologica di ogni singolo ospedale. I dati derivano dai volumi di interventi eseguiti in un anno: molti studi hanno dimostrato che c’è una importante correlazione tra i volumi di attività più elevati e i migliori risultati terapeutici.
Gli ospedali sono stati scelti anche in base alla certificazione dei percorsi assistenziali da parte dell’Organization of European cancer institutes.
I dati raccolti mostrano che in Italia circa il 46% degli ospedali esegue un basso numero di interventi di chirurgia oncologica. In pratica, gli ospedali sono al di sotto della soglia definita come ottimale per la qualità dei risultati.
La OECI ha individuato 13 strutture ospedaliere che rispettano gli standard in merito alla qualità del percorso offerto. In base ai dati raccolti dal 2017 e il 2022 è emerso che il numero di ospedali che operano al di sotto della soglia minima e diminuito del 16%.
Come spesso accade anche in questo caso è stato rilevato un netto divario tra le regioni italiane, in particolare tra il nord e il sud del paese. Ci sono diversi istituti ospedalieri che accedono in diverse specializzazioni oncologiche, ad esempio l’istituto Humanitas di Rozzano e l’istituto Nazionale dei Tumori di Milano sono diventati un punto di riferimento per diverse categorie di tumori.
Anche se la distribuzione geografica non è uniforme ci sono delle eccezioni nel meridione come la Fondazione G. Pascale di Napoli dove avvengono molte operazioni che riguardano il tumore al fegato, ai polmoni, ai reni e allo stomaco.