Quando finisce un rapporto di lavoro e si elabora il TFR come si calcola l’importo e quanto tempo ha l’azienda per pagare?
Uno degli argomenti più delicati che riguarda il rapporto di lavoro e l’azienda è senza dubbio il TFR oppure detto liquidazione. Ecco come calcolarlo ogni anno e quanto tempo ha l’azienda per pagarlo.
La fine del rapporto di lavoro corrisponde alla liquidazione, o il cosiddetto Tfr, ma come fare per calcolarlo? Ecco la formula per sapere a quanto ammonta la liquidazione che l’azienda deve corrispondere al lavoratore. Questa viene data in ogni caso, sia per le dimissioni che per il licenziamento per giusta causa, infatti è un diritto del lavoratore che nessuno può calpestare: ecco tutti i dettagli.
Come calcolare il TFR e quanto tempo l’azienda ha per corrisponderlo
Come fare per calcolare il TFR quando si sta per chiudere un rapporto di lavoro e si vuole sapere a quanto corrisponde la liquidazione? Ecco il calcolo da fare per anticipare il datore di lavoro e sapere esattamente la cifra che spetta. Bisogna considerare che più tempo si è lavorato e più il TFR sarà alto infatti dividendo per 13,5 (divisore fisso) la retribuzione considerata utile dalla legge o dai contratti collettivi per l’anno stesso, si ottiene la somma esatta. La quota annua del TFR è ridotta per le frazioni di anno, arriva infatti ad essere considerata un mese intero accostando le diverse frazioni. Insomma non semplice ma fattibile il conteggio!
Quando si stipula il contratto di lavoro si può decidere se conservare in azienda il TFR oppure destinarlo al Fondo pensioni gestito dall’INPS. In questo caso verrà detratta una percentuale corrispondente al contributo aggiuntivo dello 0,50% della retribuzione imponibile ai fini contributivi. Una volta calcolato l’importo e compreso a quanto dovrebbe ammontare, il lavoratore deve chiedere che gli venga corrisposto. Questo è infatti un suo diritto. Ma può l’azienda prendere del tempo per pagare il TFR? La risposta è positiva.
Secondo la legge non esiste un termine preciso di giorni in cui il datore di lavoro può pagare il TFR al dipendente, ma in termini di prassi si presume una tempistica di 30 o 45 giorni dalla fine del rapporto di lavoro. Questo però non è un obbligo per cui un’azienda può pensare anche di pagare la liquidazione in più tempo o di dividerla in rate che possono durare anche un anno.