La fine del mercato tutelato ha generato alcune perplessità e confusione nei cittadini, soprattutto gli anziani e i cosiddetti vulnerabili.
Dopo qualche comunicazione frammentaria, a gennaio è terminato ufficialmente il mercato di luce e gas a maggior tutela e adesso milioni di italiani devono passare al mercato libero. In alcuni casi però i cittadini sono stati riconosciuti da Stato e ARERA “vulnerabili” e quindi riceveranno un trattamento diverso.
Molte persone però credono che per “vulnerabile” si intenda solamente il cittadino disabile o che abbia altre problematiche (anche abitative) gravi.
In realtà una grande platea di cittadini anziani rientra tra quelli che possono godere delle agevolazioni previste. Scendiamo nel dettaglio e grazie al messaggio di ARERA scopriamo i particolari più rilevanti.
Gli anziani non hanno l’obbligo immediato di passare al mercato libero, ecco come funziona la nuova tutela
Per accompagnare il passaggio al mercato libero ARERA ha previsto un percorso graduale rivolto a determinate categorie di utenti di luce e gas, famiglie e condomini.
Chi fino a gennaio non è riuscito a passare al mercato libero, continuerà ovviamente a beneficiare dell’erogazione della luce e del gas, ma pagherà la bolletta con condizioni contrattuali diverse, stabilite dall’Autorità per l’energia. Il prezzo sarà però indicizzato, e dunque variabile a seconda del mercato, e in questo momento sono ipotizzabili nuovi rialzi a causa dei vari conflitti in corso.
Però i vulnerabili e gli anziani potranno in qualsiasi momento passare al mercato libero, solo che hanno più tempo per scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze. Come specifica ARERA, infatti,
Le condizioni economiche hanno una durata di 12 mesi e sono rinnovabili secondo le modalità e tempistiche già previste per le offerte PLACET.
Dunque alcuni clienti che decidono di rimanere nel “limbo” del mercato “tutelato” hanno ancora dei margini di tempo prima di passare al mercato libero. Molti però, come accennato all’inizio di questo articolo, credono che i clienti vulnerabili siano solamente coloro che hanno handicap o disagi gravissimi. In realtà, ecco tutti i soggetti che rientrano nella categoria e che non hanno l’obbligo dunque di spostarsi subito sul mercato libero:
- persone che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus)
- soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92
- chi ha un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
- tutti gli anziani che hanno un’età superiore ai 75 anni
Dunque anche le persone anziane rientrano tra coloro che non devono “correre a cambiare contratto”, e inoltre proprio ARERA ha dato la possibilità di compilare un modulo per autodichiarare il proprio status di vulnerabilità.