Naspi e nuovo lavoro: alcuni lavoratori potrebbero non sapere se e quando spetta la Naspi in caso di nuova assunzione.
La Naspi spetta ai lavoratori che hanno perso il lavoro, e per accedervi è necessario rispondere a determinati requisiti. In una società come la nostra, però, dove i contratti sono spesso molteplici, in diversi ambiti e “a singhiozzo”, potrebbero nascere dei dubbi. Gli esperti spiegano quando si può ottenere la Naspi, per quanto tempo e quando invece non se ne ha diritto.
Innanzitutto bisogna ricordare che la Naspi spetta solamente a chi ha perso il lavoro non volontariamente, quindi per licenziamento o fine contratto, e non se si è licenziato per libera scelta.
Però se dopo il licenziamento – anche se era prevista l’erogazione del benefit – si trova lavoro, che succede? Ecco la risposta.
Attenzione alla Naspi, non sempre ti è dovuta, ecco quando l’assegno nn viene erogato
L’indennità per i lavoratori disoccupati, la Naspi, spetta se negli ultimi 4 anni il soggetto ha lavorato, anche saltuariamente e non continuativamente.
Tutti i contratti, dunque, saranno presi in considerazione e andranno a maturare l’assegno. Più precisamente, l’INPS calcola i contributi versati in quei 4 anni. Mettiamo il caso che un soggetto abbia lavorato per 1 anno e mezzo, con un solo rapporto di lavoro o più: in quel caso spettano 9 mesi di Naspi, perché questa misura viene erogata per la metà delle settimane di contributi versati nei precedenti 4 anni.
Se un soggetto trova un nuovo impiego, dunque, potrebbe pensare di non aver diritto alla Naspi. Invece l’INPS non va a controllare se il cittadino sta lavorando o meno, ma solo al monte contributivo che ha versato in quei 4 anni che si menzionavano poco sopra. Teoricamente, un soggetto può lavorare a riscuotere la Naspi, a patto che non superi i 4 anni di lavoro.
Sicuramente la Naspi è una misura che può aiutare molto chi si è trovato di fronte alla perdita di lavoro, e non dimentichiamo che un disoccupato può sempre accedere alle nuove forme di sussidio, come il Supporto alla formazione al lavoro: iscrivendosi alla speciale piattaforma e attivando un percorso, si possono ottenere circa 350 euro al mese, per un massimo di 12 mesi (non rinnovabili). La misura è destinata a tutti i cittadini che hanno tra i 18 e i 59 anni che sono considerati “occupabili”.
In qualche modo, dunque, il lavoratore che ha perso l’impiego può sempre fare affidamento su qualche forma di sussidio o aiuto, anche se la Naspi non spetta più.