Amadeus racconta i drammatici momenti legati a una grave malattia che lo colpì anni fa segnandolo profondamente nel corpo e nello spirito.
Mancano pochi giorni alla partenza del Festival di Sanremo, che anche nel 2024 vedrà Amadeus presente – per la quinta edizione consecutiva – nella duplice veste di conduttore e direttore artistico della kermesse canora più famosa.
Le danze sul palco dell’Ariston si apriranno martedì 6 febbraio, per chiudere i battenti sabato 10. Mentre sta per cominciare il conto alla rovescia dei giorni che ci separano dall’inizio della competizione tra i cantanti, proprio Amadeus ha rilasciato un’intervista che sta facendo molto parlare di sé.
Il conduttore infatti non si è limitato a parlare del Festival: ai microfoni di “Chi” ha rivelato anche un episodio relativo alla sua infanzia. Gli spettatori hanno appreso così del suo dramma: il racconto di una malattia che risale a molti anni fa.
Quando era molto piccolo Amadeus ha rischiato la vita a causa di una malattia molto seria. Il presentatore infatti si è ammalato quando era giovanissimo ed è stato costretto a passare diversi mesi in ospedale.
Amadeus ha spiegato a “Chi” di aver passato un periodo molto duro. Aveva soltanto 7 anni quando rischiò di morire a causa di una nefrite, una pericolosa infiammazione dei reni che lo costrinse e passare tre mesi in ospedale. «Questa cosa mi ha responsabilizzato, sono cresciuto più velocemente», ricorda l’artista nato nel 1962. «Sono sempre stato responsabile, non ho mai fatto colpi di testa perché non volevo dare altri dolori ai miei genitori».
Furono momenti davvero terribili, che Amadeus conserva ancora vivi nella sua memoria malgrado siano passati molti anni anni da allora. «Ricordo tutto perfettamente, anche se avevo 7 anni. Ho un ricordo nitido, come se fosse accaduto cinque anni fa», rivela il conduttore di Sanremo 2024. «Ricordo la sofferenza, il dolore dei miei genitori, i pianti quando il dottore disse loro che la situazione era grave. Ricordo le trasfusioni, l’ospedale. Ho tutto qui, davanti agli occhi».
Anche i due anni successivi furono molto duri. Per il piccolo Amadeus – come noto pseudonimo di Amedeo Umberto Rita Sebastiani – niente sport e corse come gli altri bambini. Fu con grande sollievo che accolse la notizia della guarigione: «Ricordo la gioia quando, a 9 anni, il dottore mi disse ‘ora sei guarito, puoi tornare a giocare a pallone». Quella malattia segnò in profondità l’animo di Amadeus, rendendolo pienamente consapevole del filo sottile che ci lega tutti alla vita.
Proprio quei momenti difficili lo avvicinarono alla fede, specialmente quando mamma e papà si rivolsero a Santa Rita da Cascia per chiedere la sua guarigione. Da allora Amadeus è molto credente e confida a “Chi”: «Per questo motivo prego Dio e Santa Rita per la salute, non prego mai per il lavoro, per farmi andare bene Sanremo, lo troverei irrispettoso».
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