Quanto costa un badante per due persone invalide gravi? Non tutti sanno che bisogna versare un’indennità aggiuntiva. Ecco a quanto corrisponde.
Prestare assistenza a due soggetti non autosufficienti è un impegno molto complesso, che richiede grandi sforzi e competenze. Bisogna, infatti, essere molto bravi nell’organizzazione delle attività da svolgere ed essere preparati ad affrontare qualsiasi tipo di imprevisto. Allo stesso tempo, è necessario essere sempre attenti alle esigenze della persona che si assiste (ad esempio, potrebbe aver bisogno di assumere specifici medicinali oppure ottenere un’assistenza specializzata).
Attualmente, i guadagni che spettano a un badante che deve assistere due persone anziane non autosufficienti va dai 20 ai 60 euro l’ora. Ma i compensi possono variano a seconda dell’incidenza di una serie di elementi, come la tipologia specifica di assistenza prestata, le responsabilità (come cucinare, rassettare, aiutare gli anziani a vestirsi e a lavarsi) e alla situazione clinica degli assistiti. In media, una persona che bada a due anziani, convivente classificata nel Livello D Super, percepisce uno stipendio base di 1.215,53 euro al mese.
In base a quanto stabilito dal Contratto Nazionale dei Lavoratori Domestici, inoltre, spetta anche un’indennità aggiuntiva di 112,34 euro, per un totale di circa 1.320 euro al mese. Se, poi, il badante è in possesso di una nuova certificazione di qualità, ha diritto a ulteriori 10 euro in busta paga. Di norma, la retribuzione per un badante che si occupa di due anziani va un minimo di 1.240 euro a più di 2 mila euro al mese.
Stipendio della badante: come si calcola e su quali fattori si basa?
Quello del caregiver è un ruolo importantissimo, perché non è sempre facile saper gestire situazioni di emergenza legate all’assistenza di anziani e non autosufficienti.
Nel caso in cui, poi, la cura sia rivolta non a una ma a due persone disabili gravi o anziane, la mole di responsabilità e di lavoro aumenta notevolmente e potrebbe sfociare in episodi di stress emotivo. Al fine di evitare tali situazioni, è fondamentale che il caregiver sia dotato di un’ottima preparazione e di accurate capacità nel risolvere problemi.
In base al ruolo assunto, ci sono tre tipologie differenti di contratti di lavoro per badanti. In particolare:
- contratto per caregiver convivente: rivolto ai badanti che vivono nella stessa casa degli assistiti. In tal caso, il rapporto lavorativo, se a tempo pieno, dovrà svolgersi per un massimo di 54 ore settimanali, intervallato da adeguati periodi di riposo;
- contratto per caregiver non convivente: in questo caso, la retribuzione viene determinata a seconda alle ore lavorative effettivamente svolte, che, tuttavia, non possono essere superiori a 40 a settimana;
- assistenza notturna: lo stipendio per tale tipo di assistenza varia in base alla condizione sanitaria del disabile e all’esperienza del badante. È regolata da un apposito contratto e non può superare le 6 notti a settimana.