Cosa rischia chi preleva dal conto dopo la morte del titolare? La legge parla chiaro

Quali sono i rischi che si corrono nel momento in cui si effettua un prelievo da un conto corrente di una persona defunta?

Nel momento in cui un soggetto muore, la banca si attiva subito con il congelare il relativo conto corrente, andando ad impedire agli erediti prelevare fino a quando questi non vanno a presentare una copia della dichiarazione di successione.

prelievi sul conto corrente di un defunto
E’ possibile effettuare un prelievo sul conto corrente di un defunto? Ilciriaco.it

Ma cosa accade se prima del congelamento della banca, poiché l’ente ancora non ha avuto notizia del decesso di correntista, uno degli eredi effettua un prelievo al bancomat? È possibile affermare che un prelievo dal conto risulta essere lecito se si possiede una delega? Facciamo un po’ di chiarimenti su questo argomento.

Cosa accade se si effettua un prelievo su conto corrente di una persona defunta

In base a ciò che afferma la legge, sappiamo che tutti coloro che sono in possesso dei beni del defunto, devi bloccare l’esecuzione della prestazione verso gli eredi fino a quando questi non vanno a presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle entrate.

prelievi sul conto corrente di un defunto
Si può prelevare dal conto corrente di un defunto? Ilciriaco.it

Tutto ciò si presenta anche con la banca la quale non può autorizzare nessun prelievo sul conto del defunto fino a quando non ha tra le mani una copia di questa dichiarazione. Solo in quel momento la filiale andrà a liquidare ad ogni erede la rispettiva quota della giacenza, basandosi sulle percentuali di successione. Bisogna però prestare attenzione al fatto che l’istituto non può impedire ad un cointestatario del conto di effettuare un prelievo, il quale può avvenire nei limiti della propria quota.

Il prelievo su un conto corrente del defunto, il quale può avvenire anche dopo pochi attimi del suo decesso, va ad integrare un atto di accettazione tacita dell’eredità. Per questo, in tali ipotesi, non si ha la possibilità di rinunciare all’eredità e si andrà a rispondere anche dei debiti del soggetto.

In base a ciò che afferma l’ordinanza 11290/17 della cassazione, anche se vi è la delega di conferita, l’erede non va ad acquisire il potere generale di rappresentanza del delegante defunto. E quindi, i prelievi fatti dal figlio, anche se convive con la madre deceduta, vengono visti come illegittimi se non giustificati nel modo giusto. Quindi, l’erede deve restituire alla massa ereditaria tutti i soldi accreditati a sé stesso.

Ma cosa accade se si fa un prelievo non autorizzato? In un caso specifico, il figlio che aveva effettuato dei prelievi dal conto del genitore defunto, è stato condannato a restituire la relativa quota. Quindi, le somme accreditate tramite bonifici e i giroconti che provengono dal conto del genitore defunto sono stati considerati indebiti e quindi restituiti alla massa ereditaria.

Nel momento in cui si assiste alla morte del delegante, il mandato va a distinguersi mentre il mandatario deve procedere al rendiconto degli eventi del de cuius. Si tratta di un passaggio obbligatorio per andare a stabilire la legittimità dei prelievi fatti prima della morte di colui che era il titolare del conto. In poche parole, non vi è più la possibilità di prelevare utilizzando da delega che era stata concessa nel momento in cui il correntista era ancora in vita.

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