La frattura del femore è una problematica che interessa soprattutto gli anziani. Attenzione, però, perché non è dovuta solo a traumi e cadute
Negli ultimi anni, l’incidenza delle fratture del femore correlate all’osteoporosi ha registrato un preoccupante aumento, sollevando seri interrogativi sulla salute ossea della popolazione. Questa condizione, che colpisce principalmente le persone anziane, è diventata un problema significativo e richiede una risposta urgente da parte delle autorità sanitarie. Ecco quali sono i segnali e le avvisaglie da tenere d’occhio.
L’osteoporosi è una patologia che indebolisce le ossa, rendendole più fragili e suscettibili a fratture. Il femore, l’osso più lungo nella coscia, è particolarmente vulnerabile, e le fratture in questa zona possono avere gravi conseguenze sulla mobilità e sulla qualità di vita dei pazienti.
Uno studio condotto di recente ha evidenziato un aumento significativo delle fratture del femore legate all’osteoporosi, con un’incidenza che sembra crescere in modo proporzionale all’invecchiamento della popolazione. Questo fenomeno ha importanti implicazioni sia in termini di salute pubblica che di costi per il sistema sanitario.
Frattura del femore: segnali e fattori di rischio
Ovviamente, più si va avanti con l’età, più i rischi aumentano. Importante mantenersi attivi, con camminate regolari che possano non solo renderci più stabili nella deambulazione, ma non far atrofizzare le ossa. In termini generali, deve prestare particolare attenzione chi assume farmaci contro l’ansia o per riposare meglio. Importante è anche ricordare che è più a rischio chi ha problemi cognitivi, chi ha problemi alla vista e all’udito e ovviamente piedi non perfettamente in salute, magari per la presenza di lesioni legate al diabete o semplicemente alle unghie.
Gli esperti sottolineano la necessità di una maggiore consapevolezza sull’osteoporosi e delle misure preventive. La prevenzione primaria attraverso una dieta ricca di calcio e vitamina D, unita a uno stile di vita attivo e adatto all’età, può contribuire a mantenere la salute delle ossa. Inoltre, esami diagnostici precoci per identificare l’osteoporosi in fase iniziale potrebbero essere cruciali per prevenire fratture future. Alla base di una patologica fragilità ossea c’è sempre un assorbimento negativo di calcio e una sua perdita con le urine.
Le autorità sanitarie sono chiamate a implementare politiche preventive e programmi educativi per sensibilizzare la popolazione sui rischi legati all’osteoporosi. Inoltre, è necessario garantire un accesso più ampio agli esami diagnostici e alle terapie per coloro che sono a rischio.