La regola 80/20 per perdere peso sta diventando sempre più virale. Scopri cos’è e come farla funzionare davvero.
Negli ultimi tempi, sul web, sta spopolando una nuova dieta dal nome 80/20. Più che una dieta vera e propria si tratta di un modo di agire che suggerisce di mangiare seguendo una dieta l’80% delle volte e di gustare ciò che si preferisce nel restante 20%.
Si tratta indubbiamente di una strategia che mira a far mantenere la volontà nel lungo tempo ma che se seguita in modo scorretto può portare a non dimagrire affatto, causando disagio e sconforto in chi decide di seguirla. Ecco, quindi, cosa è giusto sapere per non sbagliare.
Regola 80/20 come metterla in pratica secondo gli esperti
La dieta con regola 80/20 sembra funzionare alla grande per alcune persone e non andare affatto bene per altre. Un problema sul quale si sono espressi diversi esperti, suggerendo sempre la stessa cosa. Tutto starebbe, infatti, a come si sceglie di mangiare nel famoso 20% di libertà. Se si segue una dieta corretta per tutta la settimana e poi ci si concede un giorno o due di vere e proprie abbuffate, ad esempio, il peso non scenderà mai e in alcuni casi potrebbe persino aumentare.
La dieta 80/20, quindi, può funzionare ma a patto che si scelga di mangiare sempre con cognizione di causa. Ciò non significa non concedersi quel 20% di libertà che a dirla tutta fa davvero bene sia alla mente che al metabolismo, ma farlo nel modo giusto.
A riguardo più di un esperto ha suggerito di scegliere un giorno in cui concedersi qualcosa che si ama e mangiarla ma ascoltando sempre il proprio corpo. Se si è sazi, ad esempio, è meglio fermarsi. E tutto con la consapevolezza che ci saranno altre occasioni per consumare un dolcetto o qualcosa di fritto e solitamente proibito e che nel frattempo si potrà proseguire resistendo alle tentazioni. È invece sbagliato pensare di poter mangiare tutto quel che si vuole da mattina a sera.
Anzi, nel giorno in cui si sceglie di godersi qualcosa di particolarmente calorico o ricco di zuccheri è meglio optare prima per un pasto proteico e ricco di fibre in modo da non danneggiare l’organismo con un inutile, quanto dannoso, innalzamento della glicemia. Ecco, ad esempio, che si potrebbe mangiare un’insalata di pollo alla quale far seguire la fetta del dolce che si desidera al posto della frutta.
Allo stesso modo si può optare per un dolce da gustare a merenda ma inserito in una giornata in cui si è mangiato sano. In questo modo la dieta funzionerà per davvero e ci si sentirà liberi come promesso al punto da non sentirne quasi il peso.