Bisogna fare molta attenzione in presenza di febbre alta. Non tutti sanno, infatti, che non sono tutte uguali. Ecco i sintomi da conoscere e che potrebbero rivelare la presenza di un’infezione.
Molte persone commettono l’errore di pensare che in presenza di febbre alta, i sintomi siano tutti uguali. In realtà, non è proprio così dal momento che alcuni di essi potrebbero celare un’infezione. Proprio per questo è importante sapere quali sono per evitare di andare incontro a problemi anche molto seri di salute e ad un peggioramento inaspettato del proprio quadro clinico.
Di seguito vi sveliamo tutto ciò che c’è da sapere riguardo ad una situazione che interessa moltissime persone. Molte di esse, infatti, finiscono per sottovalutare determinati sintomi commettendo un gravissimo errore.
Febbre alta, i sintomi da non sottovalutare
Come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, spesso e volentieri si commette l’errore di pensare che la febbre alta presenti gli stessi sintomi per tutte le persone. In alcuni casi, infatti, si può assistere all’insorgere di una sintomatologia che cela la presenza di un’infezione. In questo caso, chiaramente, è importante attuare un intervento tempestivo per contrastare eventuali evoluzioni gravi.
Alla luce di quanto appena detto, bisogna anzitutto precisare la febbre altro non è che un meccanismo che l’organismo mette in atto per difendersi dagli attacchi di virus e batteri. Con l’aumentare della temperatura corporea, infatti, si ha un’accelerazione delle reazioni metaboliche, in favore di una maggiore efficienza del sistema immunitario.
Tuttavia, ci sono varie tipologie di febbre, tra cui quella continua. In questo caso la temperatura arriva a 40° ed è sempre costante ed è tipica in presenza di polmoniti. Oltre a questa, c’è anche una tipologia di febbre nota come discontinua o remittente. In tal caso, la temperatura del corpo subisce delle oscillazioni nell’arco della stessa giornata. Tale situazione è tipica delle setticemie e delle malattie di natura virale.
Da citare è poi la febbre ondulante durante la quale l’aumento della temperatura può durare dai 10 ai 15 giorni. Ancora, c’è la febbre intermittente, periodi con e senza febbre nell’arco della stessa giornata. Essa è particolarmente frequente nella malaria come anche nel linfoma di Hodgkin e in altri linfomi.
Alla luce di quanto appena detto è chiaro che non bisogna commettere l’errore di sottovalutare i sintomi in presenta di febbre alta. Oltre all’influenza, infatti, essi potrebbero celare la presenza di infezioni anche molto gravi che chiaramente devono essere adeguatamente trattate affidandosi alle cure di una figura esperta.