Hai sempre pensato che l’invecchiamento dipendesse dalla genetica? Non è così. È tutta colpa dei dinosauri.
Se oggi invecchiamo è tutta colpa dei dinosauri: la genetica non c’entra proprio nulla. Vediamo perché il nostro organismo e la nostra pelle invecchiano con il tempo.
Alimentazione sana, attività fisica regolare, sonno, niente fumo e niente alcool: queste sono tutte ottime regole di vita per stare in salute e in forma il più a lungo possibile. Ma nessuna buona abitudine potrà mai impedire al nostro organismo e alla nostra pelle di invecchiare. Certo se ci nutriamo bene, facciamo sport, non fumiamo e dormiamo a sufficienza invecchieremo anche meglio.
Ma comunque invecchieremo. E nessuna crema miracolosa potrà salvarci da questo inevitabile processo biologico. Le rughe arrivano, il fisico inizia ad accusare i primi acciacchi, le articolazioni non sono più flessibili come a 30 anni e la vista non è più così potente. Tutta colpa della genetica? Assolutamente no. La colpa dell’invecchiamento dell’essere umano è tutta dei dinosauri.
Invecchiamento: tutta colpa dei dinosauri
Per quanto ci si possa mantenere in salute, in forma e con una bella pelle, il processo di invecchiamento- dentro e fuori – è inevitabile. A differenza di quanto tutti abbiamo sempre creduto, la genetica non c’entra nulla con il processo d’invecchiamento dell’essere umano. Se invecchiamo la colpa non è della genetica ma dei dinosauri.
Nonostante siano passati milioni di anni, ciò che i dinosauri ci hanno fatto lascia ancora i segni sul corpo e sul volto. O meglio: ciò che i dinosauri hanno fatto ai mammiferi. L’essere umano è un mammifero e i mammiferi invecchiano molto prima dei rettili e i segni sono molto più evidenti.
Il processo di invecchiamento nei rettili è molto più lento e a volte è addirittura impercettibile. Senza contare che nei rettili alcune parti si rigenerano: alle lucertole, ad esempio, ricresce la coda. A noi non ricresce nulla se non i capelli e le unghie che, comunque, dopo una certa età ricrescono sempre meno e sempre più lentamente. Come mai? Colpa della nostra genetica? No, sempre colpa è dei dinosauri.
Questo, almeno, è quanto emerso da un nuovo studio di Megalhaes. In pratica le pressioni evolutive e le minacce che i dinosauri esercitavano sui mammiferi milioni di anni fa, hanno fatto sì che i mammiferi per fare in modo che la specie non si estinguesse, hanno iniziato a riprodursi molto in fretta. Per sfuggire ai predatori e riprodursi più velocemente, i mammiferi non avrebbero sviluppato dei geni che sono direttamente collegati alla longevità.
E, sebbene oggi l’essere umano riesca a raggiungere anche il secolo di vita o a superarlo, il processo di invecchiamento sarebbe rimasto fermo all’era dei dinosauri. In pratica è come se il nostro organismo vivesse ancora sotto lo stress di quella pressione evolutiva che i nostri antichi predatori esercitavano sui mammiferi.