Cosa succede in caso di pignoramento della pensione per debiti? Ecco tutto quello che devi sapere sulle nuove regole.
In presenza di debiti, la legge può procedere con il pignoramento di una parte della pensione del debitore. Tuttavia, la disciplina in materia di pignoramento della pensione è piuttosto chiara: scopriamo cosa dice la legge.
Di recente, il tema relativo al pignoramento delle pensioni è stato oggetto di significativi cambiamenti. Per questo motivo è bene conoscere le novità che sono state introdotte e che hanno innalzato il limite di impignorabilità dei trattamenti pensionistici. A tale proposito bisogna fare riferimento alla circolare INPS numero 38 del 3 aprile 2023. Scopriamo quali sono le novità introdotte lo scorso anno.
Pignoramento della pensione per debiti: il nuovo limite da rispettare
Quando un pensionato non onora i propri debiti può andare incontro al pignoramento di una quota della pensione percepita dall’INPS. Lo strumento del pignoramento infatti rappresenta una tutela nei confronti del creditore, che ha così la possibilità di recuperare le somme che gli spettano.
Con la circolare INPS numero 38 del 3 aprile 2023, l’istituto previdenziale ha comunicato l’innalzamento del limite di impignorabilità dei trattamenti di pensione. Dopotutto, sebbene la legge italiana preveda lo strumento del pignoramento, ha anche fissato quali siano i limiti, al di sopra dei quali non è possibile procedere all’espropriazione forzata dello stipendio o della pensione. In questo modo, la legge intende tutelare anche il debitore lasciandogli la possibilità di vivere dignitosamente.
Lo scorso anno l’INPS ha innalzato i limiti di impignorabilità della pensione, stabilendo che “non è possibile pignorare il trattamento pensionistico per un ammontare corrispondente al doppio della misura massima mensile dell’assegno sociale, con un minimo di 1.000 euro”.
Di conseguenza, solo la parte eccedente può essere pignorata per soddisfare il creditore.
Grazie all’innalzamento del limite di impignorabilità del trattamento pensionistico la legge intende tutelare i pensionati offrendo loro un più alto livello di protezione. Fermo restando che la disciplina ha individuato alcuni trattamenti per i quali non è possibile beneficiare dello strumento del pignoramento. Ci stiamo riferendo ad esempio alla pensione di invalidità civile, che non può essere pignorata.
Tuttavia, in base alla normativa vigente, non è pignorabile la pensione, qualora il saldo del conto risulti inferiore al triplo del valore dell’assegno sociale. Ad ogni modo, è prevista la sospensione dei pignoramenti applicati sui trattamenti pensionistici quando è attiva una procedura di sovra indebitamento.