Il 2024 si aprirà con una serie di bonus rivolti alla famiglia e ai lavoratori. Ecco quali sono tutte le misure previste
Non solo i lavoratori, anche i nuclei familiari potranno beneficiare, nel 2024, di una serie di bonus e aiuti economici corrisposti in busta paga nel primo caso e sotto forma di agevolazioni e sconti nel secondo. Si tratta di una ricca serie di misure inserite nella Legge di Bilancio e che hanno preso il via a partire dal 1° gennaio.
In alcuni casi si tratterà di conferme, ovvero proroghe, di misure già in essere; in altri casi saremo dinnanzi a vere e proprie novità oppure a riproposizioni ma con modifiche dei requisiti per ottenere i bonus o gli importi dei medesimi.
Bonus e novità per il 2024: tutte le misure per lavoratori e famiglie con figli
Entrando nel merito di tali misure partiamo con i fringe benefit in merito ai quali è stata innalzata la soglia portandola da 258,23 euro a 1000 euro per tutti i lavoratori e addirittura a 2000 euro per i lavoratori con figli. Inoltre essa spetterà ad entrambi i genitori. La seconda importante misura per i lavoratori è certamente la proroga, per tutto il 2024, del taglio del cuneo contributivo: è stato confermato al 7% per i redditi fino a 25mila euro mentre per quelli fino a 35mila euro scende al 6%.
Per comprendere l’importanza di questa misura basti pensare che da sola costa 10 miliardi di euro. Per quanto riguarda la tassazione dei premi di produttività essa resterà al 5% invece del 10% e con un importo non superiore a 3000 euro; essa riguarda tutti i lavoratori i cui redditi non superano gli 80mila euro. Le novità non finiscono qui: per il periodo gennaio giugno è stata anche confermata la detassazione degli straordinari e del lavoro notturno nei festivi per i lavoratori dei settori del turismo e termale.
Passando invece ai contributi destinati al sostegno dei nuclei familiari con figli si parte con l’aumento del bonus asili nido che per i nati dal 2024 passerà a 3600 euro. Questo a patto che l’Isee non superi i 40mila euro e che vi sia un altro figlio di età inferiore a 10 anni. La novità dovrebbe essere strutturale e, dunque, restare in vigore anche negli anni successivi. Per quanto riguarda il congedo parentale è previsto invece, per i genitori con figli fino a 6 anni, un mese in più di congedo retribuito all’80% invece che al 30%. Non è stato, di contro, confermato il taglio dell’Iva relativo ai prodotti per l’infanzia e per l’igiene femminile.