Lo avresti mai detto che anche l’ora in cui vai a letto influisce non poco sul tuo peso? Forse è per questo se non riesci a dimagrire malgrado la dieta!
Sono tanti i fattori che concorrono alla perdita di peso e la dieta, tra questi, è solo la punta dell’iceberg. Se è pressoché fondamentale, infatti, curare la propria alimentazione – allora sarebbe impossibile anche perdere un etto – prediligendone una quanto più possibile leggermente ipocalorica, ricca, varia ed equilibrata, è altrettanto importante prestare attenzione a tutti gli altri aspetti secondari che concorrono a formare il nostro stile di vita e che possono impattare sul nostro organismo più di quanto non possiamo immaginare.
Giusto per rendere l’idea, se si conduce una vita sedentaria, si prende l’ascensore anche per una sola rampa di scale o ancora si usa la macchina pure per un chilometro, va da sé che tutti questi comportamenti appesantiscono non poco il nostro organismo, motivo per cui è importante svolgere una regolare attività fisica ed evitare la sedentarietà ad ogni costo, specialmente se si è passate 8 ore in ufficio seduti. Senza l’allenamento, infatti, è difficile per il nostro corpo non solo buttare giù peso ma anche mettere su massa magra.
Se grazie alla dieta, infatti, è possibile eliminare poco alla volta la massa grassa, l’allenamento – specialmente quello di resistenza coi pesi – consente di sostituire il grasso col muscolo per un fisico asciutto, sano, tonico e scolpito. Tuttavia, c’è un altro aspetto da considerare e che influisce enormemente sul nostro corpo.
La qualità del sonno ha un impatto enorme sulla nostra vita. Se di dorme male ne risente il nostro umore, la nostra produttività e anche il nostro fisico che sarà sempre fiacco e stanco. Ma se si dorme poco o si fanno le ore piccole a risentirne è proprio il nostro peso. Più tardi si va a letto, infatti, e più aumenta l’indice di massa corporea.
È giunta a questa conclusione la Facoltà di Nutrizione dell’Università Distretto Federale di Alagoas (UFAL), in Brasile, che ha spiegato come l’indice di massa corporea fluttui parecchio nell’arco della giornata. Giusto per rendere l’idea, l’indice di massa corporea diminuisce di 0,19 kg/m2 per ogni ora di sonno aggiuntiva. Per ogni ora in meno, invece, aumenta di 0,19 kg/m2.
Questo significa che i partecipanti – 2050 adulti brasiliani, di età compresa tra 18 e 65 anni – che dormivano più ore e andavano a letto prima avevano un indice di massa corporea inferiore rispetto a chi invece faceva le ore piccole. Ma quale sarebbe l’orario da non sforare mai? Stando ai dati raccolti dallo studio, la metà degli intervistati (45,1%) andava a letto dopo le 23:00 e più della metà (51,7%) dei volontari dormiva meno di sette ore a notte, motivo per cui il 30,1% dei partecipanti era in sovrappeso, mentre il 14,7% era già considerato obeso.
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