Sciopero dei medici: scopri cos’è accaduto, svelate tutte le motivazioni e i retroscena, ecco le possibili conseguenze, potrebbe essercene un altro a breve.
Molte categorie di lavoratori alcune volte decidono di accedere alla formula dello sciopero, si tratta di una giornata in cui i dipendenti non lavorano. Proprio come capita a scuola, anche nel mondo del lavoro ci sono delle giornate di sciopero nazionale, ciò può riguardare i mezzi di trasporto, gli insegnanti, ma anche altre categorie. In questo caso, lo sciopero a cui stiamo facendo riferimento, riguarda i medici.
Il 18 dicembre, da mezzanotte c’è iniziato lo sciopero nazionale di 24 ore di medici, veterinari e sanitari del servizio nazionale, indetto da Aaroi-Emac, Fassid, Fvm-Federazione veterinari e medici e Cisl medici. L’adesione sembra essere stata molto alta, nei giorni prima infatti si era parlato di interventi che sarebbero potuti saltare, operazioni programmate già da diverso tempo che erano a rischio.
Sciopero di medici e veterinari, tutti i retroscena
Le ragioni che avrebbero spinto il sistema sanitario ad aderire allo sciopero, sarebbero collegate alla manovra economica per il 2024. Tra le motivazioni dunque, ci sarebbe il fatto che queste categorie ritengono che la sanità pubblica non faccia parte delle priorità di questo paese, per questa ragione è stato indetto lo sciopero, e a quanto pare ce ne sarà un altro a gennaio 2024, questa volta sono previste 48 ore di sciopero e le date saranno comunicate a breve.
Un obiettivo dello sciopero, è quello di farsi sentire con lo scopo di preservare la sanità pubblica. I sindacati medici e veterinari, avrebbero esplicitamente contestato la legge di bilancio 2024 e il mantenimento del tetto alle assunzioni, infatti a quanto pare non ci sarebbero misure efficienti per stabilizzare i precari.
Nelle giornate di sciopero, è previsto lo stop a tutti i servizi della sanità ospedaliera e territoriale, ad aderire possono essere medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari. Dunque sono messi a rischio visite di diagnostica, interventi, prestazioni psicologiche e servizi di igiene e sanità pubblica, è previsto inoltre anche il blocco di mercati di import-export di macellazioni e prodotti ittici.
Secondo queste categorie purtroppo, non ci sarebbero fondi sufficienti per i prossimi rinnovi contrattuali, non ci sarebbero nemmeno misure concrete riguardo la valorizzazione extra contrattuale della specificità dei sanitari. La sanità pubblica è un privilegio e dovrebbe essere tutelato adeguatamente, così da garantire ai cittadini le prestazioni di cui hanno bisogno, bisognerebbe aumentare le risorse ed evitare di attuare inferiori tagli, secondo i sindacati di categoria.