È uno dei format americani più seguiti sul problema dell’obesità e sulle cure disponibili. Ecco cosa è successo a Vite al Limite.
Vite al limite, titolo italiano di My 600-lb Life, è un reality show statunitense trasmesso in Italia dal 2013, in onda sulla rete privata Real Time. Il format si basa sulla narrazione dell’esperienza personale di chi vive una condizione clinica di obesità, legata principalmente ad un regime alimentare scorretto e alle abitudini di vita.
In ogni episodio le persone ricevono l’aiuto gratuito del chirurgo iraniano Younan Nowzaradan, padre di uno dei due registi del programma, per raggiungere l’obiettivo della perdita graduale di peso e di un eventuale bypass gastrico.
Trattandosi di persone con una condizione medica complessa e spesso irreversibile, nel corso degli anni è più volte capitato che alcune di loro perdessero la vita durante la produzione degli episodi, come è successo a Robert Buchel e Kelly Mason, i quali riportavano un quadro clinico estremamente grave. A causa di queste situazioni, i produttori del programma si sono spessi ritrovati al centro di polemiche circa la moralità del format da loro creato.
Uno dei casi più eclatanti all’interno del programma, riguarda James Bonner, concorrente della sesta stagione che si è suicidato dopo aver preso parte al programma. La sua famiglia ha fatto causa alla società di produzione dello show, accusandola di un’eccessiva spettacolarizzazione della sfera personale dei pazienti e dell’assenza di un minimo percorso psicofisico post-operatorio necessario dopo interventi di questo tipo. Ma nella storia di Vite al Limite, ci sono anche delle esperienze positive con buoni risultati.
Vite al Limite: la scoperta shock di uno dei concorrenti
Molti lo ricordano per la sua incredibile storia portata in auge dalla trasmissione Vite al Limite. Donald Shelton è stato uno dei concorrenti più noti e, grazie alla sua partecipazione al programma, è riuscito a raggiungere dei risultati eccellenti. Shelton è arrivato nella clinica del Dottor Nowzaradan pesando ben 306 kg ma, grazie alla forza di volontà dimostrata, ha terminato il suo percorso perdendo più di 100 kg. Una grande soddisfazione per tutto il team di Vite al Limite.
Durante la partecipazione alla trasmissione, Donald Shelton è dimagrito tantissimo, ma ha scoperto di essere affetto dalla sindrome di Guillain Barrè, una malattia molto rara che danneggia i nervi alla base del sistema nervoso centrale. Il decorso della malattia, purtroppo, può portare alla morte nei casi più gravi o alla paralisi totale del corpo. Fortunatamente, l’ex concorrente di Vite al Limite, oggi è in ottima forma e ricorda con piacere il periodo di rinascita legato alla sua partecipazione al programma.