Una storia incredibilmente dolorosa quella di Orietta Berti. Ecco cosa ha dovuto sopportare: l’hanno strappata all’amore della sua famiglia
Nata a Cavriago nel giugno del 1943, Orietta Berti è una cantante italiana, soprannominata anche la Capinera d’Emilia o l’Usignolo di Cavriago. Spronata dal padre, appassionato di musica lirica, inizia a cantare da giovanissima e quindi studia canto, partecipando alla sua prima manifestazione canora nel 1961, quando ha cantato Il cielo in una stanza di Gino Paoli. Qui conosce un direttore artistico che le propone un contratto discografico e, dal 1962, di fatto inizia la sua lunghissima carriera artistica.
Se sul fronte pubblico e lavorativo la sua vita è stata ed è ancora piena di soddisfazioni e di felicità, su quello privato invece Orietta Berti ha vissuto un dolore incredibile. Sposata dal 1967 con Osvaldo Paterlini, dal quale ha avuto Omar nel 1975 e Otis nel 1980, ha dovuto affrontare una tragedia inenarrabile, che ha coinvolto un membro della sua famiglia, colpito da tumore al pancreas.
Orietta Berti narra il suo dolore: che tragedia!
Impossibile pensare che dopo una tragedia di questo tipo si riesca a proseguire a vivere serenamente, eppure lo si deve fare per forza. Orietta Berti, infatti, ha affidato al Corriere della Sera il racconto della perdita più dolorosa della sua vita, causata da un tumore al pancreas: ecco chi ha colpito e cos’è successo.
Ad esserne stata colpita è stata sua nipote di soli diciassette anni: “Quando perdi i genitori o qualcuno di caro, come una nipote acquisita di 17 anni che si chiamava Orietta (…), l’animo diventa grigio” ha detto. Nonostante il dolore incredibile, però, il suo lavoro le ha imposto di ritornare subito serena e sorridente, soprattutto quando è in scena: il dolore, comunque, non la abbandona mai.
Quello di sua nipote, però, non è stato l’unico tumore che ha travolto la famiglia di Orietta Berti. Anni prima, infatti, anche sua mamma Olga ne era stata colpita: per questo motivo, oggi la cantante di Cavriago spinge molto sulla prevenzione e invita tutte le persone a sottoporsi a periodici controlli, così da verificare il proprio stato di salute e individuare il prima possibile eventuali tumori o masse preoccupanti poiché prima si inizia a curarle e più speranze ci sono di salvarsi anche senza ricorrere per forza ad un’operazione invasiva.