A partire dal 2024 sarà possibile ricevere il Reddito di Libertà. Vediamo insieme di cosa si tratta e a quanto ammonta.
Il Governo Meloni ha approvato il Reddito di libertà: un nuovo sussidio che è stato introdotto in via definitiva con la legge di Bilancio 2024. Vediamo come funzionerà questa nuova misura di sostegno.
Libertà ed economia sono strettamente legate. Nessuno può essere considerato libero se non ha denaro sufficiente per pagare un affitto o per acquistare del cibo. Questa, però, purtroppo è una condizione in cui versano moltissime persone oggi. La libertà non è un concetto astratto, un’idea: la libertà è un diritto concreto di ogni essere vivente e va difesa.
Il Governo di Giorgia Meloni ha fatto un passo decisivo in tal senso: con la legge di Bilancio ha reso strutturale il Reddito di libertà. Questa misura era stata introdotta nel 2020 dall’ex ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti ma, ad oggi, non era mai diventata definitiva. Grazie a questo nuovo aiuto tante persone potranno ricevere un importante contributo economico ogni mese.
Il Governo di Giorgia Meloni ha fatto un passo importante: ha reso strutturale il Reddito di libertà. Questa misura aiuterà una platea ben specifica a sostenere le spese di affitto e utenze domestiche. Vediamo come funzionerà la misura.
Ogni giorno – forse ogni ora- almeno una donna subisce violenza. I casi che finiscono sulle pagine dei giornali sono molti meno di quelli effettivi. Questo perché tante donne non denunciano. E sapete perché tante donne subiscono violenze e non denunciano? Perché molto spesso non hanno un lavoro e non saprebbero dove andare né come mantenersi se lasciassero il coniuge, il compagno o i familiari violenti. Come si può denunciare e poi tornare a vivere sotto lo stesso tetto del proprio aguzzino? Va da sé che si rischia la vita in questo modo.
La libertà passa anche attraverso l’indipendenza economica ed è proprio per questo che il Governo Meloni ha confermato e reso strutturale il Reddito di libertà. Si tratta di un contributo di 400 euro al mese che verrà erogato alle donne vittime di violenza prese in carico dai centri antiviolenza. Il contributo verrà riconosciuto sia alle donne con figli minori a carico sia alle donne senza figli. Le domande possono già essere inoltrate all’Inps.
È vero: 400 euro al mese sono pochi per pagare l’affitto di un appartamento, le bollette e le spese scolastiche per i figli. Ma è un inizio, un primo passo per dare un aiuto concreto e non meramente simbolico alle donne. Manifestazioni, scarpette rosse e panchine rosse sono simbolicamente importanti: ma la libertà è un diritto concreto e necessita di aiuti altrettanto concreti per non restare solo un’idea
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