Bonus Renzi ai disoccupati? Le nuove regole ufficiali

È ancora attivo il Bonus Renzi, rinominato “Trattamento Integrativo” o “Bonus IRPEF”. A chi spetta e quali vantaggi comporta.

L’ex Bonus Renzi è accreditato in busta paga ai lavoratori dipendenti e ammonta a massimo 1.200 euro annui, suddivisi in un assegno mensile di 100 euro.

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Chi ha diritto al Bonus Renzi? (ilciriaco.it)

L’agevolazione, tuttavia, non spetta a tutti ma solo alle seguenti categorie di soggetti:

  • soci lavoratori di cooperative;
  • lavoratori in cassa integrazione;
  • collaboratori con contratto a progetto o co.co.co;
  • stagisti e tirocinanti;
  • borsisti, titolari di assegno di ricerca o premi di studio;
  • lavoratori socialmente utili;
  • sacerdoti;
  • disoccupati percettori di Naspi, Dis-Coll o disoccupazione agricola;
  • lavoratrici in maternità;
  • lavoratori in congedo di paternità.

Per il Bonus IRPEF, inoltre, è richiesto uno specifico requisito reddituale. Spetta, infatti, a coloro che possiedono un reddito inferiore a 15 mila euro oppure, in misura ridotta, a coloro che hanno un reddito compreso tra 15.001 e 28 mila euro.

È fondamentale che i percettori non siano incapienti, ossia che abbiano un reddito da poter essere dichiarato al Fisco. Il Bonus, dunque, spetta anche ai disoccupati destinatari della Naspi o di altre indennità di disoccupazione, perché tali misure sono assimilate ai redditi da lavoro dipendente. Per i disoccupati, inoltre, non è necessaria la presentazione di alcuna domanda, perché il beneficio è accreditato in automatico dall’INPS, ogni mese, sullo stesso conto sul quale viene versato il sussidio di disoccupazione.

A quanto ammonta il Bonus Renzi 2023: le regole infallibili per il calcolo del beneficio

Per capire in che modo si calcola l’ammontare del Bonus IRPEF, proponiamo due esempi, considerando lavoratori che possiedono un reddito compreso tra 15.001 e 28 mila euro, con applicazione di un’aliquota IRPEF del 25%.

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Come si determina l’importo del Bonus Renzi? (ilciriaco.it)

Tizio è un dipendente con un reddito annuo di 2 mila euro e deve versare un’imposta lorda di 900 euro. Per la determinazione dell’ammontare del Trattamento Integrativo, bisogna sottrarre l’imposta lorda di 900 euro dal reddito totale di 2 mila euro. In tal caso, il Bonus IRPEF sarà di 1.100 euro all’anno (ossia 2 mila euro meno 900 euro), suddivisi in circa 91 euro al mese in busta paga (1.100 euro diviso per 12 mesi).

Caio, invece, è un lavoratore dipendente a cui spettano 2 mila euro di detrazioni, ma deve pagare un’imposta lorda di 500 euro. Anche in quest’ipotesi, per calcolare il Bonus IRPEF si sottraggono le detrazioni di 2 mila euro dall’imposta di 500 euro, ottenendo una somma di 1.500 euro all’anno. Ma poiché, come abbiamo già specificato, l’ammontare massimo dell’agevolazione è di 1.200 euro all’anno a beneficiario, Caio non potrà percepire più di tale cifra. Riceverà, quindi, 100 euro in più al mese in busta paga.

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