La carenza da magnesio è purtroppo molto diffusa e può generare dei rischi per la salute. Ecco quali sono i sintomi in chi ne soffre.
Al giorno d’oggi, nonostante il tanto cibo che si mangia, non è difficile avere qualche carenza alimentare. Questo è dovuto al fatto che spesso si prediligono alimenti poco nutrienti dal punto di vista delle vitamine e dei minerali.
Così, una delle carenze più diffuse è quella da magnesio, un minerale cruciale per la salute del corpo. Quando c’è, si presentano spesso tantissimi sintomi ma solo con gli esami del sangue si può diagnosticare. A quel punto, con la giusta alimentazione e i consigli del medico, è possibile trattare e colmare la carenza.
I sintomi della carenza di magnesio e come trattarli
Il magnesio è uno dei minerali essenziali per il perfetto funzionamento del corpo: contribuisce all’attività del cervello e a quella muscolare, alla costituzione dello scheletro, a regolare la pressione arteriosa, al metabolismo dei grassi e alla sintesi proteica.
Purtroppo al giorno d’oggi sempre più persone ne soffrono e presentano sintomi diversi che possono essere:
- malessere generale
- stanchezza
- nausea
- inappetenza
- debolezza muscolare
- crampi addominali
- tremori
- mancanza di coordinazione
- tachicardia
- depressione
- irritabilità
- insonnia
Per trattare e colmare questa carenza si può partire sicuramente dall’alimentazione che deve essere varia ed equilibrata, ricca di alimenti che sono buone fonti di questo prezioso minerale, vale a dire:
- le verdure a foglia verde (spinaci e bietole, carciofi, broccoli, cavoli e cavolfiori)
- i cereali in chicco interi come la pasta e il riso integrale (i cereali devono essere integrali perché la raffinazione, eliminando la crusca e il germe, riduce il contenuto di magnesio dell’80%)
- la crusca
- il cacao e il cioccolato fondente
- le acque ricche di minerali
- i legumi come piselli, fagioli neri, lenticchie e ceci
- la frutta secca (mandorle, anacardi, pistacchi e noci)
Ci sono anche alimenti che sono poco ricchi di magnesio come quelli di origine animale (carne, pesce, latte e derivati) e la frutta. Ne contengono in minima quantità le banane, i fichi, le pesche e l’avocado. Invece gli alimenti che contengono fibre, contenendo anche sostanze come ossalati e fitati, che riducono la biodisponibilità del magnesio perché si legano al minerale limitandone l’assorbimento, sono poco efficaci per colmare la carenza di magnesio.
Laddove questa mancanza sia molto grave, il medico potrebbe consigliare l’assunzione di un integratore specifico. Si ricorda in questo caso di evitare il fai da te, che può fare danno invece che dare giovamento.