Per il rimborso 730 senza sostituto di imposta il credito arriva direttamente sul conto corrente. Ma attenzione a non commettere errori.
Per i lavoratori dipendenti e per i pensionati che effettuano la dichiarazione dei redditi, il rimborso per le detrazioni fiscali è inserito nella busta paga o nel cedolino della pensione.
Diverso è il discorso per i lavoratori senza sostituto di imposta, per i quali il rimborso 730 arriva direttamente sul conto corrente del contribuente. Per questo motivo le tempistiche del rimborso sono più lente rispetto agli altri lavoratori che lo ricevono in busta paga.
Scopriamo come va compilato il modello 730, per ottenere il rimborso senza sostituto d’imposta e quando sono previsti gli accrediti sui conti correnti.
Rimborso 730 senza sostituto di imposta: tutto quello che devi sapere
Per i lavoratori che al momento della dichiarazione dei redditi non hanno un sostituto d’imposta, i rimborsi per il conguaglio fiscale prevedono tempistiche più lunghe. Al momento della compilazione del modello è necessario compilare il riquadro con la lettera a nella casella “730 senza sostituto di imposta“. E poi è necessario spuntare la sezione dei dati relativa al sostituto che effettua il conguaglio con la dicitura “Mod. 730 senza sostituto”.
Generalmente i lavoratori che non hanno il sostituto d’imposta sono:
- quelli che non lavorano e che non percepiscono trattamenti dall’INPS
- i lavoratori domestici, per i quali i loro datori di lavoro non possono fungere da sostituti d’imposta
- chi ha perso il lavoro prima della presentazione della dichiarazione dei redditi.
Così facendo il contribuente avrà la certezza di comunicare all’Agenzia delle Entrate l’assenza di un sostituto di imposta, che si occuperà della liquidazione degli eventuali rimborsi fiscali.
Purtroppo, in questo caso, sono previste delle tempistiche di rimborso più lunghe rispetto agli altri lavoratori. Infatti i pagamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate iniziano solo quando tutte le dichiarazioni dei redditi sono state inviate. Per il 2023, il termine massimo per poter inviare il documento dei redditi era fissato al 30 novembre.
In ogni caso, il rimborso dovrebbe avvenire intorno a dicembre, direttamente sul conto corrente dei contribuenti per tutti coloro che hanno un importo del credito IRPEF che non sia superiore a €4000.
Tutti coloro che superano questa soglia dovranno attendere che vengano eseguiti controlli fiscali, che prolungano ulteriormente i tempi di attesa. Per velocizzare il rimborso è necessario che il contribuente, al momento della presentazione della dichiarazione, abbia fornito il codice IBAN sul quale intende ricevere le somme di denaro. La mancanza di questa informazione determinerà un ulteriore slittamento del rimborso IRPEF di qualche mese.